La chiesa dei morti: l'epidemia del 1576 e la nascita del cristianesimo nelle Americhe

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Titolo originale:

The Church of the Dead: The Epidemic of 1576 and the Birth of Christianity in the Americas

Contenuto del libro:

Racconta la storia della fondazione del cristianesimo americano sullo sfondo di malattie devastanti e dei sopravvissuti indigeni che mantennero viva la fede nascente.

Molti studiosi sono giunti a considerare la missione cristiana europea nelle Americhe come un successo inevitabile. Ma nel suo primo periodo fu molto vicina al fallimento. Nel 1576, le comunità indigene messicane furono colpite da un'epidemia catastrofica che causò quasi due milioni di vittime e contemporaneamente lasciò la Chiesa coloniale in rovina. Nella crisi e nelle sue immediate conseguenze, i missionari spagnoli e i pueblos de indios sopravvissuti ebbero visioni radicalmente diverse sul futuro del cristianesimo nelle Americhe.

La Chiesa dei Morti offre una contro-storia delle origini cristiane americane. Mette al centro il potere degli indigeni messicani, mostrando come la loro fede cattolica sia rimasta intatta anche di fronte al vacillante fervore religioso dei missionari spagnoli. Mentre gli europei si confrontavano con il loro fallimento nell'arginare la marea di morte, soccombendo alla disperazione, gli indigeni sopravvissuti lavorarono per ricostruire la chiesa. Riaffermarono i territori ancestrali come sovrani, con Stati indigeni cattolici che rivaleggiavano con la giurisdizione della diocesi e il potere di frati e vescovi.

Il cristianesimo nelle Americhe di oggi non è quindi la creazione di missionari, ma piuttosto di indigeni cattolici sopravvissuti alla mortandad coloniale, la condizione fondante del cristianesimo americano. Intrecciando studi d'archivio, cultura visiva, storia della Chiesa, teologia e storia della medicina, Jennifer Scheper Hughes ci offre un'affascinante rivisitazione della storia religiosa nordamericana che è allo stesso tempo innovativa e lirica.