La capanna del sorvegliante

Titolo originale:

The Overseer's Cabin

Contenuto del libro:

Con Il quarto secolo di Douard Glissant, ha osservato il Village Voice, “otteniamo il pieno effetto del suo progetto generale: un esorcismo letterario della psiche e del passato della Martinica, un grido persistente contro il ‘buco nero del tempo e dell'oblio’”.

Glissant, “una delle figure più significative della letteratura caraibica” (Washington Post), continua quel progetto ne La capanna del sorvegliante, evocando nella storia di una donna secoli annodati da sangue sconosciuto, sofferenza senza voce e morte senza eco. Partendo dalla nascita nel 1928 di Mycea, l'ultima delle famiglie ancestrali intrecciate introdotte ne Il quarto secolo, e terminando con la sua liberazione da un manicomio nel 1978, il romanzo si muove avanti e indietro attraverso una struttura che intreccia la storia della famiglia di Mycea con l'eredità della Martinica, un'isola la cui storia e la cui popolazione indigena sono state praticamente cancellate.

Dall'inizio della famiglia di Mycea, con la storia di due fratelli di sangue, entrambi di nome Odono, alla fine, con il destino dei suoi due figli, il romanzo racchiude il destino dell'isola nella situazione di una donna martinicana. Con il passato irrimediabile e il futuro in dubbio, Mycea viaggia verso l'interno, trovando nel suo legame con la terra della Martinica e con il fondo del mare disseminato di schiavi annegati una realtà e una possibilità non colonizzate dalla storia degli altri.