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L'antologia “The Only Game in Town” raccoglie una ricca varietà di storie e saggi sportivi di scrittori di spicco, mostrando la profondità e la passione che lo sport può ispirare. I lettori apprezzano le selezioni ponderate e la qualità della scrittura, anche se alcuni trovano alcune storie noiose o poco coinvolgenti. Nel complesso, il libro offre una miscela di storie classiche e meno conosciute che attraggono sia gli appassionati di sport sia i lettori occasionali.
Vantaggi:Eccellente varietà di storie sportive, scrittura di alta qualità da parte di autori rinomati, selezioni ponderate, che includono sia pezzi classici che sorprendenti, narrazioni coinvolgenti e perspicaci, ben completate da vignette.
Svantaggi:Alcune storie sono risultate noiose o tediose, alcune selezioni possono sembrare fuori luogo o troppo elevate per i lettori occasionali, sono stati rilevati problemi con il prezzo del libro.
(basato su 16 recensioni dei lettori)
The Only Game in Town: Sportswriting from the New Yorker
Per più di ottant'anni, il New Yorker ha ospitato alcuni degli articoli sportivi più duri, saggi, divertenti e commoventi in circolazione. The Only Game in Town è una raccolta classica di una rivista con un'ampia gamma di autori come Roger Angell, John Updike, Don DeLillo e John McPhee.
L'Hall of Famer Ring Lardner è presente, lamentando l'abbassamento degli standard per i risultati nel baseball, nel 1930. John Cheever scrive una storia sul rapporto travagliato di un ragazzo con il padre e il passatempo nazionale. Da Lance Armstrong al torero Sidney Franklin, dalle Olimpiadi cinesi agli U.S.
Open, i più grandi spettacoli e giocatori, passati e presenti, sono tutti trattati in The Only Game in Town. Al New Yorker non conta se si vince o si perde, ma come si scrive del gioco.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)