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Il libro è una raccolta di lettere tra Ernest Hemingway e il suo editore Maxwell Perkins. Fornisce approfondimenti sul loro rapporto professionale e sugli inizi della carriera letteraria di Hemingway. Sebbene sia apprezzato per il suo valore storico e per il profondo legame che rivela tra le due figure letterarie, alcuni lettori ritengono che le lettere successive diventino meno coinvolgenti man mano che la carriera di Hemingway si stabilizza.
Vantaggi:Il libro mette in evidenza le prime lettere che offrono preziose informazioni sui primi romanzi di Hemingway e sul suo rapporto con l'editore. La corrispondenza è ricca di dettagli e offre un ritratto intimo di Hemingway. Lo stile di scrittura e le lamentele umoristiche sulle finanze aumentano il piacere dei fan.
Svantaggi:Le lettere successive sono percepite come meno interessanti una volta che la reputazione di Hemingway si è consolidata. Alcuni lettori suggeriscono che una raccolta più ampia della corrispondenza di Perkins con vari autori potrebbe fornire contenuti più coinvolgenti.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
The Only Thing That Counts: The Ernest Hemingway-Maxwell Perkins Correspondence
Una carriera leggendaria e un'epoca epocale della storia letteraria.
Nel 1924 F. Scott Fitzgerald parlò al suo editore Maxwell Perkins di un giovane americano espatriato a Parigi, uno scrittore sconosciuto dal futuro brillante.
Quando Perkins scrisse a Ernest Hemingway alcuni mesi dopo, iniziò una corrispondenza che durò più di due decenni e che tracciò la carriera del più influente autore americano di questo secolo. Le lettere qui raccolte sono il resoconto di una straordinaria alleanza professionale - un'amicizia duratura tra editore e autore - e dello sviluppo di Hemingway come scrittore.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)