L'umanità perversa di George Orwell: Socialismo e libertà di parola

Titolo originale:

George Orwell's Perverse Humanity: Socialism and Free Speech

Contenuto del libro:

Questo è il primo libro che si concentra principalmente sulle idee di George Orwell sulla libertà di parola e sulle questioni ad essa correlate - libertà di stampa, libertà di espressione dello scrittore, onestà e veridicità - e, in particolare, sui modi in cui sono collegate alla sua visione politica del socialismo.

Orwell è oggi rivendicato da destra e sinistra, da neoconservatori e neosocialisti. Come è possibile? Parte della risposta, come rivela Glenn Burgess, è che Orwell era uno strano tipo di socialista. Lo sviluppo del socialismo di Orwell fu, fin dall'inizio, condizionato dai suoi impegni individualisti e liberali. Le speranze che egli riponeva nel socialismo erano quelle di un mondo più giusto, più equo, che permettesse alla libertà e all'individualità umana di fiorire, completando, e non distruggendo, l'opera del liberalismo. La libertà di pensiero era una parte centrale di questo progetto e la sua difesa e il suo utilizzo erano parti essenziali della lotta per garantire che il socialismo si sviluppasse in una forma liberale e umana che non seguisse il percorso totalitario del comunismo sovietico.

Scritto per celebrare il dettato di Orwell: "Riteniamo che l'essere umano più perverso sia più interessante del disco per grammofono più ortodosso", L'umanità perversa di George Orwell è un ritratto di Orwell che cattura questi temi e fornisce una nuova comprensione di lui come pensatore e attivista politico. Basato su ricerche d'archivio e su nuovi materiali che affermano il suo lavoro di attivista per la libertà, scopre anche un'ideologia socialista che è stata oscurata proprio nel modo in cui l'autore temeva che sarebbe stata associata nella mente di molte persone con la mancanza di libertà totalitaria.