Last Man Standing: Mort Sahl and the Birth of Modern Comedy
Libro dell'anno 2017 del Times Literary Supplement
Il 22 dicembre 1953 Mort Sahl (1927-2021) salì sul palco dell'hungry i di San Francisco e cambiò per sempre la comicità. Prima di lui, la standup parlava di tutto tranne che di cronaca e politica. Sulla sua scia, emerse una nuova generazione di comici intelligenti: Shelley Berman, Mike Nichols ed Elaine May, Lenny Bruce, Bob Newhart, Dick Gregory, Woody Allen e gli Smothers Brothers, tra gli altri. Aprì la satira infarcita di jazz a una rete di club, incise il primo album di commedie moderne e apparve sulla copertina di Time circondato dalle caricature di alcuni dei suoi bersagli più frequenti, come Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Adlai Stevenson e John F. Kennedy. Attraverso gli straordinari dettagli della vita di Sahl, l'autore James Curtis illustra abilmente perché Sahl è stato definito da Steve Allen "l'unico vero filosofo politico che abbiamo nella commedia moderna".
Sahl entrò in scena nello stesso anno in cui Eisenhower e Nixon entrarono alla Casa Bianca, e nell'anno in cui Playboy uscì per la prima volta nelle edicole nazionali. Vestito con un colletto aperto e un maglione, ha adottato il personaggio di uno studente laureato che ruminano gli eventi attuali. "Non avevo mai visto niente di simile", ha detto Woody Allen, "e non ho mai più visto niente di simile". Sahl è stato definito, a seconda dei casi, la coscienza della nazione, l'unico filosofo d'America che lavora e, soprattutto, il prossimo presidente degli Stati Uniti. Ma è stato anche un satirico così selvaggio che i redattori del Time lo hanno soprannominato "Will Rogers con le zanne".
Qui, per la prima volta, viene raccontata l'intera storia di Mort Sahl, il padre iconoclasta della moderna stand-up comedy americana. Scritta con la piena collaborazione di Sahl e la partecipazione di molti suoi amici e contemporanei, la storia approfondisce le influenze che lo hanno plasmato, i tempi inebrianti in cui si è elevato e gli abissi in cui è caduto durante i turbolenti anni Sessanta, quando ha affrontato la Commissione Warren e ne ha quasi pagato le conseguenze con la sua carriera.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)