L'invenzione di una tradizione: Il sionismo messianico del Gaon di Vilna

Titolo originale:

The Invention of a Tradition: The Messianic Zionism of the Gaon of Vilna

Contenuto del libro:

Il Gaon di Vilna fu il principale leader intellettuale dell'ebraismo non asidico nell'Europa del XVIII secolo; la sua eredità è rivendicata dagli ebrei religiosi, sia sionisti che non. A metà del XX secolo, il rabbino Shlomo Zalman Rivlin scrisse diversi libri che sostenevano il mito del Gaon come progenitore del sionismo.

Dopo la guerra del 1967 in Israele, il sentimento messianico si diffuse in alcuni circoli dell'opinione pubblica nazional-religiosa israeliana, che abbracciò questo mito e ne fece una componente centrale della narrazione storica che proponeva. Per coloro che si identificavano con l'impresa sionista religiosa, il mito del Gaon e dei suoi discepoli come primi sionisti era visto come una prova della rettitudine del loro cammino. In questo libro, lo studioso israeliano Immanuel Etkes esplora il modo in cui quello che lui chiama il “mito rivliniano” ha preso piede e dimostra che non ha alcuna base nella realtà storica.

Etkes sostiene che i sostenitori del mito rivliniano cercano di sfumare la distinzione tra il sionismo come movimento nazionale moderno o come movimento religioso, distinzione che è alla base di molti dei conflitti centrali della politica israeliana contemporanea. Come suggerisce lo storico David Biale nella sua breve prefazione a questa traduzione inglese, “la posta in gioco non è solo la verità storica, ma anche l'identità stessa del sionismo come movimento nazionalista”.