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The User Unconscious: On Affect, Media, and Measure
Saggi di ampio respiro e prosa sperimentale dimostrano con forza come i media digitali e le tecnologie computazionali abbiano ridefinito il concetto di essere umano.
Nell'ultimo decennio i media digitali si sono espansi in modo esponenziale, diventando una parte essenziale della vita quotidiana. Gli stimolanti saggi e le composizioni sperimentali de L'inconscio dell'utente analizzano i modi in cui i media digitali e le tecnologie computazionali influenzano fondamentalmente il nostro senso di sé e il mondo in cui viviamo, da prospettive umane e non umane.
I saggi provocatori della teorica critica Patricia Ticineto Clough ruotano attorno al motivo dell'“inconscio dell'utente” per avanzare la stimolante tesi che siamo sia umani che altro-da-umani: ora viviamo, pensiamo e sogniamo all'interno di molteplici strati di reti computazionali che sono costantemente presenti, trasformando radicalmente la soggettività, la socialità e i processi inconsci.
Mettendo insieme le correnti emergenti della filosofia, della teoria critica e degli studi sui media, nonché le trasformazioni politiche, sociali ed economiche che stanno plasmando il mondo del XXI secolo, The User Unconscious indica le crisi e le potenzialità emergenti sia nella soggettività umana che nella socialità. Passando dagli affetti ai dati, Clough ci costringe a vedere che i media digitali e le tecnologie computazionali non si limitano a controllarci: hanno già alterato il significato di essere umani.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)