L'Europa emarginata: I Balcani, 1789-1989: Dagli Ottomani a Milosevic

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Titolo originale:

Outcast Europe: The Balkans, 1789-1989: From the Ottomans to Milosevic

Contenuto del libro:

Esaminando due secoli di politica balcanica, dall'emergere del nazionalismo al ritiro del potere comunista nel 1989, questo libro è il primo a sostenere sistematicamente che molti dei problemi della regione sono di origine esterna.

Un decennio di instabilità negli Stati balcanici dell'Europa sudorientale ha dato alla regione una delle peggiori immagini della politica mondiale. I Balcani sono diventati sinonimo di caos ed estremismo. La balcanizzazione, ovvero il conflitto derivante dalla frammentazione del potere politico, è una condizione temuta in tutto il mondo. Questo nuovo testo valuta le questioni chiave della politica balcanica, mostrando come lo sviluppo di un nazionalismo esclusivo abbia impedito di sfruttare in modo costruttivo le risorse umane e materiali della regione.

Il testo sostiene che la vicinanza dei Balcani alle grandi potenze è la ragione principale dell'instabilità e del declino. Gran Bretagna, Russia, Austria-Ungheria, Francia e infine Stati Uniti avevano ambizioni e interessi contrastanti nella regione. La Russia aveva disegni imperiali prima e dopo la Rivoluzione del 1917. Le potenze occidentali a volte li hanno tollerati o hanno incoraggiato l'esercizio del controllo da parte di forze locali non democratiche per bloccare l'ulteriore espansione sovietica.

Tom Gallagher, autorità di spicco, esamina le origini di questi pregiudizi occidentali nei confronti dei Balcani, rintracciando gli effetti dannosi delle politiche basate sul letargo e sul cinismo dell'Occidente, e rivaluta l'immagine negativa della regione, dei suoi cittadini, delle loro capacità di leadership e del loro potenziale per superare problemi cruciali.