Punteggio:
Il romanzo “L'eterno pubblico di uno” di Remy Ngamije è un racconto di formazione incentrato su Séraphin, una rifugiata ruandese che vive in Namibia e in Sudafrica, alle prese con l'identità, le aspettative della famiglia e le sfide dell'essere un'immigrata. Il libro è noto per l'umorismo, la profondità e l'esplorazione di temi seri come la razza e l'appartenenza, sebbene utilizzi una narrazione non lineare che alcuni lettori hanno trovato confusa.
Vantaggi:⬤ Ricco sviluppo dei personaggi e un protagonista comprensibile.
⬤ Temi stimolanti come l'identità, la razza e l'esperienza degli immigrati.
⬤ Scrittura spiritosa e umoristica, con dialoghi comprensibili.
⬤ Offre una nuova prospettiva sulla vita dei migranti africani, andando oltre gli stereotipi.
⬤ Coinvolge con approfondimenti culturali e storici sulla vita in Namibia e Sudafrica.
⬤ La struttura narrativa non lineare può confondere alcuni lettori.
⬤ Alcuni potrebbero trovare eccessiva o distraente la frequente attenzione alle scappatelle sessuali del protagonista.
⬤ La trama può risultare a volte allentata o tortuosa, priva di una direzione chiara.
⬤ Alcuni lettori hanno espresso insoddisfazione per il finale brusco e i punti irrisolti della trama.
(basato su 37 recensioni dei lettori)
The Eternal Audience of One
L'eterno pubblico di uno fa ridere a crepapelle con una scrittura che a volte è così bella da danzare fuori dalla pagina - a ritmo di millennial - in perfetto ritmo con i suoi racconti di migrazione, amore, perdita e amicizia."--Sarah Ladipo Manyika, autrice di In Dependence
Rche ricorda Zadie Smith e Michael Chabon,questo"gorgeous, wildly funny and, above all, profoundly touching and humane"(Peter Orner, autore di Am I Alone Her e )coming-of-age talesegue un giovane che è costretto a fuggire dalla sua patria, il Ruanda, durante la guerra civile e a dare un senso alla sua realtà.
Nessuno arriva mai all'inizio di una storia, nemmeno le persone che ne fanno parte. Il massimo che si può fare è iniziare e poi lavorare per raggiungere un finale.
Tanto vale iniziare con S raphin: creatore di playlist, ibrido nerd-jock, autoproclamatosi mercante del cool, ruandese, soffocato e residente a Windhoek, in Namibia. Presto lascerà i confini della sua vita familiare per la città cosmopolita di Città del Capo, in Sudafrica, dove lo attendono amici fedeli, feste sature di ormoni, conquiste avventurose e controversie razziali. Ma soprattutto, il tanto atteso ultimo anno di giurisprudenza promette di consegnare un tassello cruciale del Grande Piano immigrati: una laurea in un'università prestigiosa.
Ma un anno è più della somma delle sue parti, e nel percorso verso il futuro, il presente deve essere vissuto e anche il passato deve essere superato.
Da una delle voci letterarie emergenti dell'Africa arriva un racconto lirico e piccante di famiglia, migrazione, amicizia, guerra, identità e razza, che segue le vite intersecate di S raphin e di una schiera di personaggi eclettici del Ruanda pre e post 1994, della Windhoek coloniale e post-indipendenza, della Parigi e della Bruxelles degli anni '70, delle scuole pubbliche di Nairobi e delle strade razziali di Città del Capo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)