John Akomfrah

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Contenuto del libro:

John Akomfrah è stato uno dei membri fondatori dell'influente Black Audio Film Collective, nato a Londra nel 1982. Il suo lavoro è caratterizzato da uno stile visivo ricco e stratificato, tanto poetico quanto politico, che spesso fonde questioni contemporanee con la storia, la narrativa e la mitologia.

Mettendo insieme filmati d'archivio, fotografie e cinegiornali con materiale nuovo, l'artista indaga le memorie personali e collettive, il post-colonialismo, la temporalità e l'estetica in opere che esplorano l'esperienza della diaspora africana in Europa e negli Stati Uniti. Questa pubblicazione si concentra su tre recenti installazioni cinematografiche dell'artista. La prima, The Airport (2016), è un'installazione cinematografica su tre schermi che richiama il lavoro di due registi, Stanley Kubrick e Theo Angelopolous.

La narrazione del film, corredata da ampie riprese dei paesaggi di Atene e della Grecia meridionale, contempla il significato dell'impero e i fantasmi che aleggiano nella nostra coscienza collettiva. La seconda opera, Auto Da Fé (2016), traducibile come Atti di fede, è un dittico che guarda alla migrazione attraverso la lente della persecuzione religiosa.

Presentato come un poetico dramma d'epoca, il film presenta una serie di otto migrazioni storiche degli ultimi 400 anni, a partire dalla poco conosciuta fuga degli ebrei sefarditi dal Brasile cattolico alle Barbados nel 1654. Il terzo e ultimo film, Tropikos (2016), trasforma il paesaggio della Tamar Valley, nel sud-ovest dell'Inghilterra, in un porto di esplorazione del XVI secolo nel continente africano, per rivelare la storia radicata e più oscura del fiume e il ruolo del Regno Unito nello sviluppo e nella proliferazione della tratta degli schiavi.

Pubblicato in occasione della mostra alla Lisson Gallery di Londra, dal 22 gennaio al 12 marzo 2016.