Punteggio:
Intellettuali e razza” di Thomas Sowell fornisce un esame critico del modo in cui gli intellettuali hanno storicamente affrontato il tema della razza, sostenendo che i fattori culturali, piuttosto che quelli genetici o puramente sociali, sono alla base delle disparità di risultati tra i diversi gruppi razziali ed etnici. Il libro sfida le narrazioni prevalenti sulla razza e offre una prospettiva ben studiata che promuove una più profonda comprensione delle sfumature coinvolte.
Vantaggi:Ben studiato, perspicace e stimolante. Le argomentazioni di Sowell sono supportate da dati esaurienti e mettono in discussione le posizioni ideologiche prevalenti in materia di razza; invoca l'analisi storica, presenta nuovi punti di vista sul discorso razziale e critica le politiche come l'affirmative action che possono avere effetti negativi sulle minoranze. La scrittura è accessibile, il che lo rende una lettura preziosa per un ampio pubblico interessato alle questioni sociali.
Svantaggi:Alcuni lettori potrebbero trovare il libro troppo breve, soprattutto se hanno già letto “Intellettuali e società”, poiché molti dei contenuti si sovrappongono. Le critiche alle opinioni di Sowell possono provenire da coloro che non sono d'accordo con le sue interpretazioni delle differenze razziali e culturali, e alcuni potrebbero percepire il testo come poco attento alle questioni sistemiche che riguardano le minoranze. In alcune recensioni è stato espresso il desiderio di una maggiore profondità in alcune discussioni.
(basato su 174 recensioni dei lettori)
Intellectuals and Race
L'incisiva critica di Thomas Sowell al ruolo distruttivo degli intellettuali nella formazione delle idee sulla razza in America.
Intellettuali e razza è un libro radicale nel senso originale del termine, che va alla radice del problema. Il ruolo degli intellettuali nelle lotte razziali viene esplorato in un contesto internazionale che pone l'esperienza americana sotto una luce del tutto nuova.
I punti di vista dei singoli intellettuali hanno spaziato su tutto lo spettro, ma le opinioni degli intellettuali nel loro complesso hanno teso a raggrupparsi. In effetti, questi punti di vista si sono raggruppati a un'estremità dello spettro all'inizio del XX secolo e poi all'estremità opposta alla fine del XX secolo. Inoltre, questi punti di vista radicalmente diversi sulla razza in queste due epoche erano sostenuti da intellettuali le cui opinioni su altre questioni erano molto simili in entrambe le epoche.
Intellettuali e razza non è tuttavia un libro di storia, anche se contiene molte prove storiche, oltre a prove demografiche, geografiche, economiche e statistiche, tutte dirette a verificare le ipotesi di fondo sulla razza che hanno prevalso a volte tra gli intellettuali in generale, e soprattutto tra gli intellettuali ai livelli più alti. Non si tratta nemmeno di un semplice esercizio teorico. L'impatto delle idee e delle crociate degli intellettuali sulla società in generale, sia nel passato che nel presente, è la preoccupazione principale. Queste idee e crociate hanno spaziato dalle teorie razziali dell'intelligenza all'eugenetica, fino alla "giustizia sociale" e al multiculturalismo.
Oltre a un esame approfondito di queste e altre questioni, Intellettuali e razza esplora gli incentivi, le visioni e le motivazioni che spingono gli intellettuali ai massimi livelli a conclusioni che spesso si sono rivelate controproducenti e persino disastrose, non solo per particolari gruppi razziali o etnici, ma per le società nel loro complesso.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)