In difesa dei diritti umani universali

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Titolo originale:

In Defense of Universal Human Rights

Contenuto del libro:

I Paesi africani e a maggioranza musulmana dovrebbero essere obbligati a proteggere i diritti LGBT o tali diritti violano le loro culture? Le aziende occidentali dovrebbero essere ritenute responsabili se le loro guardie di sicurezza feriscono attivisti sindacali in un'altra parte del mondo, o tali decisioni dovrebbero essere regolate dalla legge locale o nazionale?

In questo libro appassionatamente argomentato, la famosa studiosa di diritti umani Rhoda E. Howard-Hassmann difende con forza l'universalità dei diritti umani, sostenendo che l'intera gamma di diritti è necessaria per tutti gli individui, ovunque, indipendentemente da sesso, colore, etnia, sessualità o religione. Soprattutto, difende i diritti civili e politici, come il diritto di non essere torturati e il diritto di voto, che spesso sono dati così per scontati da essere completamente trascurati.

La Howard-Hassmann fonda la sua difesa dell'universalità sulla sua concezione della dignità umana, che secondo lei deve includere l'autonomia personale, l'uguaglianza, il rispetto, il riconoscimento e la sicurezza materiale. Solo le socialdemocrazie, sostiene, possono essere considerate Stati pienamente protettivi dei diritti. Altri sistemi politici, tra cui il comunismo, o Stati minimamente liberali o libertari, non sono protettivi dei diritti. In polemica con gli studiosi che sostengono che i diritti umani sono "occidentali", quasi imperialisti, imposti agli Stati del Sud globale e rischiano di minare la comunità e gli obblighi sociali, Howard-Hassman spiega come i diritti umani sostengano le comunità e possano essere preservati solo se gli Stati e gli individui osservano i loro doveri di protezione.