Il romanzo ebraico nel mondo antico

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Titolo originale:

The Jewish Novel in the Ancient World

Contenuto del libro:

Lawrence M. Wills traccia qui l'evoluzione letteraria delle narrazioni popolari ebraiche scritte nel periodo 200 a.C.-100 a.C..

Per molti aspetti, queste narrazioni erano simili ai romanzi greci e romani della stessa epoca, così come ai romanzi popolari delle popolazioni indigene all'interno dell'Impero romano. Tuttavia, come gruppo, dimostrano una varietà di innovazioni romanzesche: l'inclusione di episodi avventurosi, passaggi di descrizione e di dialogo, la preoccupazione per le motivazioni psicologiche e l'introduzione di personaggi femminili. Wills si concentra su cinque romanzi: Ester greco, Daniele greco, Giuditta, Tobit e Giuseppe e Aseneth.

Attingendo a un'ampia gamma di opere teoriche, delinea le tecniche e i motivi del romanzo ebraico, mostra come il genere abbia iniziato e preso le distanze dalla prosa non narrativa, come la scrittura storica e filosofica, discute il suo rapporto con il romanzo greco-romano e descrive le condizioni sociali che ne hanno determinato la nascita e la ricezione. Wills colloca inoltre i romanzi nel contesto storico, collocandoli tra la Bibbia ebraica, da un lato, e i successivi sviluppi della letteratura ebraica e cristiana, dall'altro.

Wills vede il romanzo ebraico come una forma di scrittura popolare che forniva divertimento a un pubblico in espansione di imprenditori, mercanti e burocrati ebrei. In un senso importante, sostiene, era un prodotto dell'"impulso romanzesco": l'impulso a trasferire le storie orali su un supporto scritto per raggiungere un pubblico più alfabetizzato.

Lawrence M. Wills è professore associato di studi biblici presso la Episcopal Divinity School di Cambridge, Massachusetts.