Il potere promiscuo: Una storia eterodossa della Nuova Spagna

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Titolo originale:

Promiscuous Power: An Unorthodox History of New Spain

Contenuto del libro:

Gli studiosi hanno scritto fiumi di parole sulla conquista del Messico, dai grandi progetti di re, viceré, conquistadores e inquisitori alla miriade di modi in cui le popolazioni indigene contestarono l'autorità imperiale. Ma il lavoro effettivo di creazione dell'impero spagnolo in Messico fu affidato a una schiera di agenti locali - magistrati, burocrati, parroci, allevatori, minatori, produttori di zucchero e molti altri - che sapevano poco e non si preoccupavano affatto degli obiettivi dei loro superiori a Città del Messico e a Madrid.

Attraverso un caso di studio della provincia di Michoac n, nel Messico occidentale, Potere promiscuo si concentra sui prosaici agenti del colonialismo per offrire una visione che cambia il paradigma della complessità di creare un impero a livello locale. Presentando le storie di vita degli archivi, chiassose, sconclusionate e violente, Martin Austin Nesvig rivela che i colonizzatori locali del Michoac n erano motivati principalmente dal guadagno personale, incoraggiati dalla mancanza di sorveglianza da parte delle alte sfere del potere e profondamente impegnati nelle loro appartenenze corporative.

Le sue scoperte mettono in discussione alcuni dei punti di vista più radicati sulla colonizzazione spagnola del Messico, tra cui la Leggenda Nera, che afferma che lo Stato reale e la Chiesa istituzionale collusero per produrre un cattolicesimo potente che schiacciava l'eterodossia, puniva le differenze culturali e rovinava i mondi indigeni. Nesvig scopre invece che il Michoac n, tipico di molte province di frontiera dell'impero, divenne una regione di rifugio dal controllo imperiale e giuridico e dal cattolicesimo formale, dove le regole ordinarie della legge, della giurisprudenza e della supervisione reale crollavano nell'entropia del governo decentralizzato.