Il potere aereo e la lotta per Khe Sanh

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Titolo originale:

Air Power and the Fight for Khe Sanh

Contenuto del libro:

La battaglia del 1968 per Khe Sanh mise a confronto circa 6.000 Marines statunitensi e Ranger sudvietnamiti con una forza nemica circa tre volte più grande. Per oltre 70 giorni le truppe nordvietnamite mantennero la pressione sui difensori di Khe Sanh, che si erano trincerati intorno alla pista d'atterraggio della base.

Lo scopo originario del dispiegamento dei Marines e dei sudvietnamiti nell'angolo nord-occidentale del Vietnam del Sud era quello di bloccare i movimenti delle truppe comuniste lungo l'autostrada 9 verso la città di Quang Tri e le zone costiere densamente popolate. Quando l'intelligence statunitense rilevò la presenza di ingenti forze nemiche nei pressi di Khe Sanh, il comandante americano più anziano in Vietnam, il generale William C. Westmoreland, ordinò ai Marines di tenere la base.

Il generale Westmoreland sospettava che il ministro della Difesa del Vietnam del Nord, il gen.

Vo Nguyen Giap, potesse essere tentato di sferrare un grande attacco contro la base nella speranza di ottenere "una vittoria epocale, come quella ottenuta nel 1954 a Dien Bien Phu". Se Giap avesse ordinato un tale attacco, il generale Westmoreland riteneva che avrebbe fornito alla potenza aerea statunitense "un'opportunità unica" di distruggere una forza nemica massiccia in una regione relativamente disabitata e isolata del Vietnam del Sud.

Alla fine di gennaio del 1968 il generale Westmoreland comunicò al presidente degli Stati Maggiori Riuniti di Washington la sua decisione di difendere Khe Sanh. Gli Stati Maggiori lo appoggiarono all'unanimità. Durante l'assedio che seguì, i capi di Stato Maggiore degli Stati Uniti

Gli aerei d'attacco fecero piovere quasi 100.000 tonnellate di munizioni sui nordvietnamiti, mentre altri aerei, soprattutto trasporti dell'aviazione americana, portavano in volo rifornimenti essenziali di cibo, munizioni e altre necessità ai difensori di Khe Sanh. I Leathernecks usarono anche i loro aerei per rifornire gli avamposti dei Marine che negavano al nemico l'altura che dominava la base. Tra gli altri elementi militari che parteciparono alla battaglia c'erano gli artiglieri dell'esercito degli Stati Uniti che, scavando a est di Khe Sanh, spararono concentrazioni micidiali contro le forze assedianti.

Gli obici e i mortai dei Marine si aggiunsero al pesante fuoco americano, mentre gli ingegneri dell'Esercito si unirono ai Seabees della Marina per aiutare a preparare le piste d'atterraggio che sostennero lo sforzo difensivo alleato. Infine, i soccorsi a Khe Sanh, sebbene guidati dalle truppe dell'esercito, coinvolsero anche i Marines americani e i soldati dell'esercito della Repubblica del Vietnam.

Nel preparare questa storia, l'autore ha cercato di descrivere i contributi essenziali dell'Esercito, della Marina, dei Marines e dell'Aeronautica. Ma si è concentrato soprattutto sulle operazioni, le attività e i risultati dell'Aeronautica militare statunitense. Ha anche incluso in questa narrazione una discussione di diverse controversie e aree problematiche sorte durante la battaglia, come la nomina da parte del Generale Westmoreland del Gen.

William W.

Momyer, suo vice per l'aviazione, come responsabile unico delle operazioni aeree.