Il libro degli spiriti del tesoro: Un grimorio di evocazioni magiche per rivelare tesori e catturare i ladri invocando spiriti, angeli caduti, demoni e altri esseri umani.

Recensioni dei lettori

Il Libro degli Spiriti del Tesoro di David Rankine è una guida completa che affonda le sue radici in manoscritti storici e propone rituali e invocazioni per attirare la ricchezza e scoprire tesori nascosti. Sebbene i lettori trovino grande valore nella presentazione dettagliata di rituali, spiriti e sigilli, alcuni notano che la sua efficacia si basa sulla comprensione della magia da parte del praticante.

⬤ Informazioni complete e dettagliate sui rituali e sugli spiriti legati al tesoro.
⬤ Completamente tradotto da un manoscritto storico, il che lo rende accessibile.
⬤ Fornisce appendici, bibliografia e un indice per ulteriori ricerche.
⬤ Illustrazioni ed elementi unici, come l'uso del drago nei rituali.
⬤ Impatti positivi notati dagli utenti, anche quando la lettura non è lineare.
⬤ Considerato essenziale per i praticanti seri della magia.

⬤ Richiede una conoscenza preliminare della magia per un uso efficace.
⬤ Alcuni lettori potrebbero avere difficoltà con la pronuncia dell'ebraico e dei nomi degli spiriti.
⬤ L'autore non cita tutti i grimori storici rilevanti, che potrebbero migliorare la comprensione del lettore.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Book of Treasure Spirits: A Grimoire of Magical Conjurations to Reveal Treasure and Catch Thieves by Invoking Spirits, Fallen Angels, Demons and

Contenuto del libro:

Le evocazioni di spiriti goethi, antiche divinità, demoni e fate fanno parte di un ricco patrimonio di ricerca magica di tesori. Durante il Medioevo e il Rinascimento la monarchia britannica concedeva licenze a chi cercava tesori nel tentativo di controllare tali pratiche, e questo è uno dei motivi per cui molti grimori sono pieni di evocazioni e incantesimi per aiutare il mago a trovare il tesoro.

Pubblicata qui per la prima volta, da un manoscritto della metà del XVII secolo, a lungo ignorato, conservato presso la British Library (Sloane MS 3824), l'evocazione sarebbe stata eseguita su richiesta del re Edoardo IV, insieme ad altri riti per rivelare il tesoro, per far portare il tesoro dal mare e per far sì che i ladri riportassero i beni rubati. Sono incluse anche le evocazioni per chiamare qualsiasi tipo di spirito, registrate dal noto alchimista e collezionista Elias Ashmole, così come un estratto sulle pratiche di evocazione dall'Heptameron, trascritto in inglese per l'uso pratico da parte di un gruppo di maghi, prima della sua prima pubblicazione inglese da parte di Robert Turner nel 1655.

Queste evocazioni dimostrano l'influenza dei grimori e delle fonti classiche precedenti, con componenti tratti dai Goetia, dall'Heptameron e dal Discoverie of Witchcraft di Reginald Scot. Il materiale comprende contratti spiritici per Agares, Padiel e Vassago, oltre a tecniche come le lastre di piombo per la legatura e l'evocazione in un bicchiere d'acqua, che rimandano alle defixiones della Grecia ellenistica e alla magia demoniaca del mondo biblico. Questo materiale fa parte di un corpus di evocazioni scritte tutte con la stessa mano e lo stesso stile di evocazione, che collega gli spiriti goetici e gli spiriti del tesoro con gli arcangeli e le intelligenze planetarie (in Sloane MS 3825), e i re demoniaci e le gerarchie enochiane (in Sloane MS 3821), rendendolo un ponte unico di stile e contenuto tra quelli che spesso sono visti falsamente come fili diversi della magia rinascimentale.