Il lavoro immigrato e il nuovo precariato

Recensioni dei lettori

Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 7 voti.

Titolo originale:

Immigrant Labor and the New Precariat

Contenuto del libro:

L'immigrazione è stata una questione controversa per decenni, ma nel ventunesimo secolo è passata al centro della scena, spinta da una narrazione della minaccia immigratoria che incolpa i lavoratori di origine straniera, e in particolare quelli privi di documenti, del crollo del tenore di vita dei lavoratori americani. Secondo questa narrazione, se l'immigrazione fosse sommariamente ridotta, le frontiere fossero sicure e gli "stranieri illegali" allontanati, il sogno americano sarebbe ripristinato.

In questo libro, Ruth Milkman dimostra che l'immigrazione non è la causa della precarietà economica e della crescente disuguaglianza, come sostengono Trump e altri promotori della narrativa della minaccia immigratoria. Piuttosto, l'afflusso di immigrati a basso salario a partire dagli anni Settanta è stato una conseguenza degli sforzi concertati dei datori di lavoro per indebolire i sindacati, insieme alle politiche neoliberali che favoriscono l'esternalizzazione, la deregolamentazione e l'aumento vertiginoso delle disuguaglianze.

Queste dinamiche sono rimaste in gran parte invisibili all'opinione pubblica. La giustificata rabbia dei lavoratori nati negli Stati Uniti, i cui posti di lavoro sono stati eliminati o degradati, è stata tragicamente mal indirizzata, e persino alcune voci liberali hanno recentemente invocato una restrizione dell'immigrazione. Questo libro provocatorio sostiene che i progressisti dovrebbero invece sfidare il populismo di destra, riorientando la rabbia dei lavoratori verso i datori di lavoro e le élite politiche, chiedendo posti di lavoro riqualificati sia per i lavoratori nati all'estero che per quelli nati negli Stati Uniti, insieme a politiche pubbliche per ridurre le disuguaglianze.