Il giardino del mistero: Il Gulshan-I Raz di Mahmud Shabistari

Recensioni dei lettori

Le recensioni elogiano la nuova traduzione del “Giardino del Mistero” di Mahmud Shabistari per la sua accessibilità, la sua chiarezza e i suoi commenti approfonditi, pur riconoscendo la profondità poetica e il misticismo sufi dell'opera originale. Il libro è descritto come una risorsa preziosa sia per i ricercatori spirituali che per coloro che sono interessati alla letteratura mistica islamica.

La nuova traduzione è molto apprezzata per la sua accessibilità e chiarezza. I recensori elogiano il commento perspicace e le note informative del traduttore, che migliorano la comprensione del testo. I lettori trovano che la natura poetica dell'opera sia profondamente bella e rifletta le profonde intuizioni sufi. Il libro è considerato un'aggiunta preziosa alla letteratura sufi inglese e una risorsa per i ricercatori spirituali di varie tradizioni.

Alcuni recensori notano che il testo presuppone una conoscenza di base delle pratiche islamiche e sufi, il che potrebbe renderlo difficile per i lettori che non hanno familiarità con questi contesti. La natura astratta della poesia potrebbe richiedere letture ripetute per una comprensione completa.

(basato su 6 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Garden of Mystery: The Gulshan-I Raz of Mahmud Shabistari

Contenuto del libro:

Il Giardino del Mistero, il “Gulshan-i Raz”, occupa una posizione unica nella letteratura sufi persiana.

È un'esplorazione compatta e concisa delle dottrine del sufismo all'apice del loro sviluppo, che è rimasta un testo primario del sufismo in tutto il mondo, dalla Turchia all'India. Si tratta di un migliaio di versi di poesia ispirata che assumono la forma di risposte a domande poste da un compagno mistico.

Costituisce un ponte letterario coerente tra la poesia persiana della “scuola dell'amore” e il numero rapidamente crescente di composizioni metafisiche e gnostiche di quella che era diventata nota come la scuola dell'“Unità dell'Essere”. Tradotto da Robert Darr, che da trentacinque anni studia la cultura islamica classica.