Il futuro delle arti visive post-umane - Verso una nuova teoria delle tecniche e degli spiriti -- Volume 2

Titolo originale:

Future of Post-Human Visual Arts - Towards a New Theory of Techniques and Spirits -- Volume 2

Contenuto del libro:

Le arti visive sono davvero così centrali nel nostro tempo che, come disse una volta Doug Adams, “le persone sotto i 60 anni, cresciute con la televisione, ricordano in base a ciò che vedono”. “Il cinema e la televisione sono davvero il linguaggio di oggi” (TE 2013) A questa visione centrale delle arti visive si contrappone quella opposta di Camille Paglia, che ha scritto che ”il visivo è fortemente sottovalutato nell'erudizione moderna.

La storia dell'arte ha raggiunto solo una frazione della raffinatezza concettuale della critica letteraria. Ubriaca di amor proprio, la critica ha enormemente sopravvalutato la centralità del linguaggio nella cultura occidentale. Non è riuscita a vedere l'elettrizzante linguaggio dei segni delle immagini”.

(TE 2013a) Contrariamente a questi punti di vista opposti (e ad altri che verranno discussi nel libro), le arti visive (in relazione alle tecniche e agli spiriti) non sono né possibili (né impossibili) né desiderabili (o indesiderabili) nella misura in cui i rispettivi ideologi (da diverse parti) vorrebbero farci credere. Inutile dire che questa messa in discussione dei punti di vista opposti sulle arti visive non significa che lo studio delle tecniche e degli spiriti sia inutile o che quei campi (legati alle arti visive) - come il disegno, la cosmesi, la manicure, la pittura, il paesaggio, la calligrafia, la fotografia, l'arte digitale, l'informatica, la pubblicità, il design grafico, la cinematografia, la moda, la scultura, l'architettura e così via - siano poco importanti.

(WK 2013) Naturalmente, nessuna di queste due visioni estreme è ragionevole. Questo libro offre invece un modo alternativo (migliore) di comprendere il futuro delle arti visive in relazione al rapporto dialettico tra tecniche e spiriti - imparando dai diversi approcci presenti in letteratura, ma senza privilegiarne nessuno (né integrarli, poiché non sono necessariamente compatibili tra loro).

Più specificamente, questo libro offre una nuova teoria (cioè la teoria effimera delle arti visive) per andare oltre gli approcci esistenti in modo innovativo ed è organizzato in quattro capitoli