Il fantasma di Yamashita: crimini di guerra, giustizia di Macarthur e responsabilità del comando

Punteggio:   (4,4 su 5)

Il fantasma di Yamashita: crimini di guerra, giustizia di Macarthur e responsabilità del comando (A. Ryan Allan)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le recensioni di “Yamashita's Ghost” di Allan Ryan lo descrivono come un esame avvincente e ben studiato del processo al generale Yamashita e delle sue implicazioni più ampie sulla responsabilità e la giustizia in tempo di guerra. Il libro è descritto come coinvolgente e accessibile sia per i professionisti del diritto che per i lettori generici. Molti apprezzano l'analisi approfondita degli eventi che hanno caratterizzato il processo e il commento sulle questioni morali e legali relative alla responsabilità di comando. Tuttavia, alcuni lo criticano per la mancanza di un'esplorazione più approfondita di crimini e testimonianze specifiche.

Vantaggi:

Narrazione ben studiata e coinvolgente.
Accessibile sia agli avvocati che ai lettori generici.
Profondamente riflessivo, affronta importanti questioni legali e morali.
Offre una prospettiva unica sui crimini di guerra e sulla responsabilità.
Narrazione accattivante che attira i lettori.
Evidenzia un contesto storico e personaggi importanti.

Svantaggi:

Alcuni lettori ritengono che manchino i dettagli sui crimini specifici e sulle testimonianze coinvolte nel processo.
Alcuni lettori ritengono che il libro sia eccessivamente dettagliato per quanto riguarda le informazioni geografiche, il che lo rende più difficile da seguire per coloro che non hanno conoscenze di base.
Alcune critiche suggeriscono che si sarebbe potuto approfondire il tema della responsabilità degli ufficiali di medio livello.

(basato su 34 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Yamashita's Ghost: War Crimes, Macarthur's Justice, and Command Accountability

Contenuto del libro:

Non biasimo i miei carnefici. Pregherò che Dio li benedica".

Così disse il generale Tomoyuki Yamashita, il più grande comandante militare giapponese, mentre si trovava sul patibolo a Manila nel 1946. La sua stoica dignità caratterizzava l'uomo che i suoi avvocati difensori dell'esercito americano avevano imparato a rispettare profondamente nel primo processo per crimini di guerra della Seconda Guerra Mondiale. Pochi istanti dopo, era morto. Ma era stata fatta giustizia? Allan A. Ryan riapre il caso contro Yamashita per illuminare le questioni cruciali e le controversie che hanno circondato il suo processo e la sua condanna, ma anche per approfondire la nostra comprensione di questioni contemporanee più ampie, in particolare i limiti della responsabilità del comando.

Le atrocità del 1944 e del 1945 nelle Filippine - stupri, omicidi, torture, decapitazioni e fame, le cui vittime erano spesso donne e bambini - furono orribili. Furono commesse dalle truppe giapponesi mentre l'esercito del generale Douglas MacArthur cercava di riconquistare le isole. Yamashita comandava le forze giapponesi disperse e assediate nelle Filippine in quell'ultimo anno di guerra. Ma l'accusa ha ammesso che non aveva ordinato né commesso questi crimini. MacArthur lo accusò invece del crimine - se di crimine si trattava - di non aver controllato le sue truppe e convocò una commissione militare composta da cinque generali americani, nessuno dei quali esperto di legge. Fu il primo processo nella storia a carico di un comandante militare con un'accusa del genere.

In un processo turbolento e inquietante, caratterizzato dall'inosservanza delle regole dell'esercito, i generali emisero il verdetto che sapevano essere voluto da MacArthur. Gli avvocati di Yamashita si appellarono alla Corte Suprema degli Stati Uniti, la cui controversa decisione confermò la condanna, nonostante l'appassionato dissenso di due giudici che invocarono, per la prima volta nella storia giuridica degli Stati Uniti, il concetto di diritti umani internazionali.

Attingendo alle trascrizioni del tribunale, Ryan racconta in modo vivido questa tragica storia e le sue personalità. La sua analisi incisiva della questione persistente del caso - se un comandante debba essere ritenuto responsabile dei crimini delle sue truppe, anche se non ne è a conoscenza - ha profonde implicazioni per tutti i comandanti militari.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780700620142
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2014
Numero di pagine:408

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)