Il declino e la caduta delle civiltà

Titolo originale:

The Decline and Fall of Civilisations

Contenuto del libro:

Una delle più grandi fallacie del "mondo moderno" è la nozione di "progresso". Immaginiamo che l'intera storia culmini in una marcia darwiniana verso la civiltà occidentale. Pensiamo che i nostri "valori progressisti" di liberalismo, autoindulgenza, materialismo, diritti umani universali, multiculturalismo... siano unicamente "illuminati". Quello che stiamo vivendo non è una novità. Le civiltà sono passate attraverso gli stessi processi nel corso dei millenni, registrati dai saggi della Grecia, di Roma, dell'Egitto, dell'Arabia, dell'America azteca, dell'India - le caratteristiche che oggi sono più celebrate come l'epitome del "progresso" sono state registrate nel corso della storia come i sintomi di una civiltà malata terminale.

I nostri accademici e politici "progressisti" ci assicurano che non c'è mai stata una civiltà così "illuminata" come la nostra, e gli strateghi statunitensi ci dicono perversamente che l'Occidente ha raggiunto l'apice della storia umana - una benedizione salutare da impartire a ogni angolo del mondo, sia con Hollywood che con le bombe.

In Declino e caduta delle civiltà, Kerry Bolton esamina le principali civiltà del passato, le loro tradizioni, i loro miti e le loro religioni, per scoprire come si formano le "razze" e i gruppi etnici, ognuno con la propria "anima" che si esprime in una miriade di modi. Inoltre, il dottor Bolton cita anche i loro leader politici e religiosi, i loro filosofi e saggi, che all'apice della ricchezza materiale, dell'edonismo e della decadenza potevano prevedere la fine della loro stessa civiltà.

Il dottor Bolton scarta le ipotesi materialistiche sulla "razza" e sulla storia sia di destra che di sinistra, ma conclude che potrebbe esistere una cultura che deve ancora compiere il suo destino, rinvigorendo ciò che resta di valore in Occidente.