Il culto miceneo dei morti Bar 1372

Titolo originale:

The Mycenaean Cult of the Dead Bar 1372

Contenuto del libro:

Questo libro esamina le prove dello svolgimento della venerazione degli antenati nella Grecia del LH III, ponendo l'accento soprattutto sui dati provenienti dalle tipiche tipologie tombali micenee, ossia le tombe a tholos e a camera, scavate nelle aree centrali del dominio miceneo, ossia l'Argolide, la Corinzia, l'Attica, la Beozia e l'Eubea, durante l'acme della civiltà micenea, ossia il periodo LH IIIA-B (ca.

1425/1390-1190/1180 a.C.). Attraverso un esame approfondito del materiale archeologico disponibile, vale a dire i prodotti dello scavo archeologico controllato (architettura, ceramica e resti rituali), l'evidenza iconografica e i documenti della Lineare B, questo studio si propone di valutare e mettere in discussione le ipotesi, che equivalgono a pregiudizi che relegano il culto dei morti come un argomento disdicevole e tabù.

Si sostiene che per i Micenei gli antenati non erano semplicemente corpi lividi immobili e in decomposizione, ma entità spirituali considerate come abitanti di una sfera intermedia tra l'umano e il sacro, invocate per fornire benefici e placate con rituali sacri e offerte per garantire il benessere della comunità vivente. L'obiettivo primario dello studio non è solo quello di illuminare aspetti "oscuri" delle credenze religiose ed escatologiche micenee, ma anche di documentare la diversità degli indicatori diagnostici ripetuti di valore simbolico appropriati per il riconoscimento e lo studio dei riti eseguiti in onore degli antenati venerati in epoca LH III.