Il brutalismo

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Titolo originale:

Brutalism

Contenuto del libro:

L'ascesa, la caduta e la successiva rinascita dell'architettura brutalista in Gran Bretagna è una storia affascinante di uno stile architettonico che si sforzava di unificare ma in realtà divideva l'opinione pubblica, e continua a farlo. Derivato dalla frase francese "b ton brut", che significa cemento grezzo, il nome brutalismo identificava lo stile emergente di forme angolari e scultoree e di materiali industriali grezzi ed esposti.

Gli architetti pionieri di questo stile credevano ottimisticamente di forgiare una nuova utopia, e la loro fiducia è evidente nell'approccio "verità dei materiali", che crea edifici senza compromessi, audaci e persino sfacciati. L'Unit D'habitation di Le Corbusier a Marsiglia ha fatto scuola, ma è in Gran Bretagna che architetti come Peter e Alison Smithson (Hunstanton School, Robin Hood Gardens) Erno Goldfinger (Cheltenham e Brownfield estates, Jack Lynn e Ivor Smith (Park Hill, Sheffield) Keith Ingram (stazione degli autobus di Preston) e la Owen Luder Partnership (centro Tricorn, Portsmouth e Trinity Square Car Park, Gateshead) hanno affinato lo stile che ha definito l'architettura degli anni Sessanta e Settanta. Dopo decenni di vilipendio, oggi il brutalismo sta vivendo una rinascita di popolarità.

I principi originali del movimento vengono riscoperti e rivalutati. Che piaccia o no, l'architettura brutalista è sempre presente nel paesaggio urbano britannico, dai parcheggi e dalle autorimesse degli autobus alle scuole, alle università e ai centri culturali, dal piccolo campus universitario alle vaste megastrutture residenziali.