I tre moschettieri

Recensioni dei lettori

Le recensioni de “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas sono in gran parte positive e lodano la ricchezza della narrazione, l'avventura e la profondità dei personaggi del romanzo. Tuttavia, diversi recensori notano problemi con la qualità della traduzione e la qualità fisica del libro, in particolare nelle edizioni più economiche.

⬤ Storia coinvolgente e intricata con avventura e colpi di scena.
⬤ Ottimo per discussioni e approfondimenti tematici, adatto a tutte le età.
⬤ Qualità complessivamente buona per un classico della letteratura, soprattutto nelle versioni integrale.
⬤ Altamente raccomandato dai lettori che hanno a cuore la letteratura classica.

⬤ Alcune edizioni hanno una stampa di scarsa qualità e possono arrivare danneggiate.
⬤ Sono stati riscontrati problemi di traduzione, in particolare in alcune edizioni specifiche.
⬤ Alcuni lettori trovano la narrazione a volte disarticolata.
⬤ Le versioni abbreviate possono mancare di profondità e di contenuti significativi rispetto alle versioni non abbreviate.

(basato su 124 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Three Musketeers

Contenuto del libro:

Con introduzione e note di Keith Wren. Università del Kent a Canterbury.

Uno dei romanzi storici più celebri e popolari mai scritti, I tre moschettieri racconta le prime avventure del giovane gentiluomo guascone D'Artagnan e dei suoi tre amici del reggimento dei Moschettieri del Re - Athos, Porthos e Aramis. Sotto l'occhio vigile del loro mecenate M. de Treville, i quattro difendono l'onore del reggimento contro le guardie del cardinale Richelieu e l'onore della regina contro le macchinazioni del cardinale stesso, mentre sullo sfondo si consumano le lotte di potere della Francia del XVII secolo.

Ma l'incontro più pericoloso è quello con la spia del Cardinale, Milady, uno dei più memorabili cattivi femminili della letteratura, e Alexandre Dumas impiega tutta la sua abilità narrativa per portare questo avvincente romanzo a una conclusione drammatica e avvincente. La nostra edizione utilizza la traduzione di William Barrow pubblicata per la prima volta da Bruce e Wylde (Londra, 1846).