I suicidi

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Titolo originale:

The Suiciders

Contenuto del libro:

Sette amici in un ciclo continuo di eterno esilio e giovinezza intraprendono un viaggio in macchina verso la fine del mondo.

I miei amici sono solo effigi che tengo per ricordarmi dell'animale che ho dentro la mente".

--Da The Suiciders.

Durante il primo decennio del secondo millennio, un gruppo di sette amici - Zach, Lukas, Adam, Matthew, Peter, Arnold e Taylor - occupa una casa indefinita in un sobborgo americano non identificato e riproduce a ciclo continuo l'eterno esilio e la giovinezza. Permanentemente alla fine dell'adolescenza, i sette ragazzi sono come dei cifrari fluidi e mutevoli, anche se dotati di una vita interiore altamente riflessiva e del tutto generica. "Quando si impara ad amare, si impara anche a mutilare... Voglio sentirmi così libero che non puoi nemmeno immaginare... Usciamo e mangiamo dei ghiaccioli. C'è del lavoro da fare". Alla fine, il gruppo decide di uscire dai confini sicuri della casa e di intraprendere un viaggio verso la fine del mondo con la loro amica, la Puttana, e il loro pappagallo domestico, Jesus H. Christ. The Suiciders è la loro eredità.

Raccontando gli ultimi giorni di un culto religioso nell'America rurale, il romanzo d'esordio di Jeppesen, Victims, è stato elogiato dal Village Voice per la sua "visione artisticamente fratturata della memoria e della fuga" e da Punk Planet per il suo magistrale equilibrio tra "il linguaggio laconico degli adolescenti e la densità filosofica". In The Suiciders, Jeppesen si avventura oltre ogni nozione di identità fissa. Il risultato è un ritratto folgorante e perversamente accurato della vita americana nel nuovo secolo, trasmesso come un nouveau roman post-punk.