I sentieri della pace di Thomas Naylor: Piccolo è necessario

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Titolo originale:

Thomas Naylor's Paths to Peace: Small Is Necessary

Contenuto del libro:

"Un mondo di piccoli Stati non risolverebbe solo i problemi della brutalità sociale e della guerra.

Risolverebbe i problemi dell'oppressione e della tirannia. Risolverebbe tutti i problemi derivanti dal potere".

-- Leopold Kohr, Breakdown of Nations.

Questa intuizione è stata la pietra miliare di Thomas Naylor.

Ha informato e animato tutto ciò che ha fatto. Principalmente economista - ha insegnato alla Duke University, all'Università del Wisconsin, al Middlebury College e all'Università del Vermont - è stato anche un uomo d'affari, gestendo una piccola azienda di software e fornendo consulenza a società e governi in oltre trenta Paesi, attività che lo ha portato a prevedere gli sconvolgimenti politici dell'Unione Sovietica. Nel 1990 si trasferì nel Vermont alla ricerca di una comunità a misura d'uomo, che trovò, e un decennio dopo fondò la Seconda Repubblica del Vermont, che sosteneva la secessione del Vermont dagli Stati Uniti per diventare uno Stato indipendente, come era stato dal 1777 al 1791. Nel 2011 la rivista Time ha inserito la Seconda Repubblica del Vermont tra le "10 migliori nazioni aspiranti" del mondo.

Siete curiosi di sapere come i ventisei cantoni svizzeri sostengono l'autonomia locale e la democrazia diretta in questa piccola nazione con quattro lingue ufficiali?

Sapevate che il mondo è infuocato dai movimenti di secessione?

Che ne dite di un'organizzazione in cui le piccole nazioni del mondo si uniscono come contrappeso alle attività improduttive, e spesso distruttive, delle "Grandi Potenze" (ad esempio la Russia in Cecenia, la Cina in Tibet e nella provincia dello Xinjiang, gli Stati Uniti in Afghanistan, Iraq, Libia, Yemen e in molti altri Paesi)?

Paths to Peace" di Thomas Naylor affronta questi temi e include una lunga intervista in cui Naylor colloca le sue idee e il suo attivismo nel contesto della sua vita. Un elogio affettuoso di Kirkpatrick Sale e una prefazione e postfazione di Charlie Keil collocano la vita e il lavoro di Naylor in un contesto più ampio.