Homo Psyche: Teoria queer ed erotofobia

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Titolo originale:

Homo Psyche: On Queer Theory and Erotophobia

Contenuto del libro:

La teoria queer può essere erotofobica? Questo libro parte dalla perplessa constatazione che, nonostante la sua agitazione politica, il virtuosismo retorico e l'irrequietezza intellettuale, la teoria queer si conforma a un modello di vita erotica psicologicamente conservatore e ristretto.

Anche dopo diversi decenni di pensiero critico queer combattivo, brillante e irriverente, il campo è ancora lontano dal comprendere che il potenziale radicale della sessualità risiede nel suo essere intesa come "esogena, intersoggettiva e intrusiva" (Laplanche). In particolare, nonostante la pervasività e la popolarità dei recenti appelli a decostruire i fondamenti ideologici del pensiero queer contemporaneo, nessuno studio ha ancora considerato o indagato in qualche modo il ruolo singolare della psicologia nel dare forma alle impasse concettuali e ai limiti etico-politici del campo.

Attraverso letture ravvicinate di pensatori chiave del pensiero teorico queer - Eve Kosofsky Sedgwick, Leo Bersani, Lee Edelman, Judith Butler, Lauren Berlant e Jane Gallop - Home Psyche introduce la metapsicologia come nuova dimensione di analisi rispetto alle teorie dello psicoanalista francese Jean Laplanche, che insisteva su "nuovi fondamenti per la psicoanalisi" che si discostavano radicalmente dagli esistenti modelli freudiani e lacaniani della mente. Mettendo in scena questo intervento, Ashtor approfondisce gli attuali dibattiti sul futuro degli studi queer dimostrando come la sistematica trascuratezza della metapsicologia come ambito necessario e indipendente dell'ideologia finisca per rafforzare la complicità degli studi queer con le convenzioni psicologiche che sono fondamentalmente erotofobiche e quindi inimiche al progetto radicale ed etico della teoria queer.