Gravidanza e potere, edizione riveduta: Una storia delle politiche riproduttive negli Stati Uniti

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Titolo originale:

Pregnancy and Power, Revised Edition: A History of Reproductive Politics in the United States

Contenuto del libro:

Un'ampia cronaca delle battaglie delle donne per la libertà riproduttiva.

La politica riproduttiva negli Stati Uniti è sempre stata incentrata su chi avesse il potere di decidere: i legislatori, i tribunali, il clero, i medici o la donna stessa. Le autorità hanno raramente messo i bisogni e gli interessi delle donne al centro di questi dibattiti. Hanno invece creato leggi e politiche riproduttive per risolvere una serie di problemi sociali e politici, con risultati che influenzano in modo diverso la vita di diversi gruppi di donne.

La politica riproduttiva è stata in gioco quando i proprietari di schiavi hanno ideato schemi di "allevamento", quando il governo degli Stati Uniti ha sottratto i bambini indigeni alle loro famiglie nel XIX secolo e quando i medici hanno fatto pressione sulle donne latine affinché fossero sterilizzate negli anni Settanta. Tracciando le principali trame della vita riproduttiva delle donne, la storica Rickie Solinger ridefinisce l'idea di libertà riproduttiva, mettendo la razza e la classe al centro dello sforzo di controllare il sesso e la gravidanza in America nel corso del tempo.

Rivisitando questi temi dopo più di dieci anni, questa edizione riveduta di Gravidanza e potere rivela quanta strada ha fatto il movimento per la giustizia riproduttiva e le nuove lotte che deve affrontare nel momento attuale. Anche dopo quasi mezzo secolo di "diritti riproduttivi", una cascata di nuove leggi e politiche limita l'accesso e prescrive punizioni per molte persone che cercano di prendere le proprie decisioni in materia di riproduzione. In questa edizione, Solinger traccia l'ascesa contemporanea del consumismo riproduttivo e la politica del "libero mercato" dell'assistenza sanitaria, mentre la disuguaglianza economica continua ad espandersi negli Stati Uniti, rivelando i limiti profondi della "scelta" e la continua necessità di un quadro di giustizia riproduttiva.