Gli ultimi anni di Elisabetta I: I suoi favoriti e i suoi combattenti

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Titolo originale:

Elizabeth I's Final Years: Her Favourites and Her Fighting Men

Contenuto del libro:

Gli ultimi anni di Elisabetta I delinea l'intreccio di relazioni e rivalità tra politici e cortigiani che circondavano l'onnipotente regina d'Inghilterra negli anni successivi alla morte, nel 1588, del conte di Leicester. Elisabetta si circondava ora di uomini più giovani, magneticamente attraenti e dotati di grazie di corte, che le fornivano quella che Alison Weir ha definito "una relazione politica erotizzata".

Con questi "favoriti" che detenevano il potere a corte, essi vedevano nel coraggio personale nel cortile o nelle imprese militari il loro mezzo per ottenere l'autorità politica. Non compresero che la parsimoniosa regina avrebbe sempre resistito all'aggressione militare e appoggiarono risolutamente i suoi consiglieri meticolosamente cauti, William Cecil, Lord Burghley e più tardi suo figlio Robert.

Con il suo accesso ai tesori del Nuovo Mondo, era la Spagna a minacciare il fragile equilibrio di potere nell'Europa continentale. Con l'intervento militare inglese che diventava inevitabile, i Cecil dirottarono personaggi del calibro di Walter Raleigh e del conte di Essex, nonostante la loro mancanza di esperienza militare, lontano dalle luci della ribalta a corte, verso spedizioni coloniali e militari, lasciandoli a corto delle risorse necessarie per il successo. Le promozioni dei favoriti causarono attriti quando soldati esperti, come Sir Francis Vere con il suo impareggiabile curriculum militare nei Paesi Bassi, furono lasciati in ruoli subordinati.

Quando il sostegno spagnolo alla ribellione in Irlanda minacciò la sicurezza inglese, Robert Cecil incoraggiò Elisabetta a inviare Essex, sapendo che l'alto comando era al di là delle sue capacità. Essex si ribellò al governo di Cecil, perdendo la testa.

Sia Elisabetta che Cecil si resero conto che solo il libresco Lord Mountjoy, un altro favorito, aveva l'acume militare per risolvere la crisi irlandese, ma la sua amante, la sorella di Essex, l'incomparabile Penelope Rich, era impantanata dal coinvolgimento nella cospirazione del fratello. Nonostante ciò, Cecil diede a Mountjoy un sostegno incondizionato, aspettando di infangare il suo nome con Giacomo I, come fece contro Raleigh e altri suoi nemici politici.