Gli ultimi 100 giorni: Il cammino australiano verso la vittoria nella Prima Guerra Mondiale

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Titolo originale:

The Last 100 Days: The Australian Road to Victory in the First World War

Contenuto del libro:

Nel marzo 1918, con sessanta divisioni appena trasferite dal fronte orientale e con il timore che un esercito americano di un milione di uomini sbarcasse in Francia, i tedeschi attaccarono. Per gli australiani si verificò una serie di battaglie e scontri dalla fine di marzo alla fine di aprile del 1918, che culminarono nella Seconda battaglia di Villers-Bretonneux e nella salvezza di Amiens, e di conseguenza di Parigi, dall'occupazione tedesca.

Poi, dopo un periodo di combattimenti altalenanti, gli australiani attaccarono il villaggio francese di Le Hamel. Questa fu la prima vittoria del generale John Monash come ufficiale comandante del neonato Corpo australiano. Con 90 minuti di tempo per raggiungere il loro obiettivo, lo raggiunsero in 93 minuti e con poche perdite.

Questa vittoria e le tattiche di Monash cambiarono il corso della guerra, tattiche che divennero cruciali per la vittoria alleata dopo l'8 agosto, il “giorno nero dell'esercito tedesco”, come lo definì il generale Hindenburg. In quel giorno iniziò la grande controffensiva alleata, con l'AIF all'avanguardia dell'attacco.

Gli australiani, con i canadesi a sud e i britannici al di là della Somme a nord, respinsero i tedeschi, prima lungo la linea della Somme e poi attraverso il fiume verso Mont St Quentin, Péronne e la formidabile Linea Hindenburg. L'ultima azione della fanteria australiana fu a Montbrehain all'inizio di ottobre, ma non fu in realtà l'ultima azione degli australiani.

I tunneller australiani, famosi per il loro lavoro a Hill 60 vicino a Ypres, furono incaricati di gettare un ponte metallico per carri armati attraverso una chiusa vicino al villaggio di Rejet-de-Beaulieu, e di farlo sotto il fuoco. Il risultato fu la morte di cinque uomini, uccisi solo sei giorni prima della fine delle ostilità, l'11 novembre 1918.