Gli spettacoli pubblici nella Palestina romana e tardoantica

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Titolo originale:

Public Spectacles in Roman and Late Antique Palestine

Contenuto del libro:

Public Spectacles in Roman and Late Antique Palestine introduce i lettori alla panoplia di spettacoli pubblici che fiorirono in Palestina dal I secolo a.C. al VI secolo d.C.. Attingendo a una serie di prove archeologiche e testuali originali, Zeev Weiss ricostruisce un mondo antico in cui romani, ebrei e cristiani si mescolavano in un'inebriante miscela di grida, ruggiti e applausi per assistere a una varietà di spettacoli tipicamente pagani.

L'antica società romana si divertiva con molti di questi spettacoli - rappresentazioni drammatiche, corse di carri, gare atletiche e combattimenti tra gladiatori - che richiedevano luoghi pubblici elaborati, spesso mantenuti con grandi spese. Per ingraziarsi Roma, Erode il Grande costruì teatri, anfiteatri e ippodromi per portare queste forme di intrattenimento in Palestina. Weiss esplora il modo in cui le popolazioni indigene ebraiche e cristiane risposero, sia come spettatori che come interpreti, a queste importazioni culturali. Forse prevedibilmente, le reazioni delle élite rabbiniche e clericali non furono molto diverse. Ma i loro moniti ad evitare gli spettacoli pagani non servirono a smorzare la popolarità di questi eventi.

Gli ambiziosi progetti edilizi di Erode lasciarono un'impronta duratura sulla regione. Il suo sogno di trasformare la Palestina in un'enclave romana ebbe successo ben oltre il suo dominio, con giochi e spettacoli che continuarono fino al V secolo d.C.. A quel punto, però, gli spettacoli pubblici in Palestina erano diventati un'istituzione culturale in declino, fino a scomparire durante il regno di Giustiniano, nel VI secolo.