Gli otaku e la lotta per l'immaginazione in Giappone

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Titolo originale:

Otaku and the Struggle for Imagination in Japan

Contenuto del libro:

Dai giochi per computer alle figurine e ai maid café, gli uomini chiamati “otaku” sviluppano intense relazioni da fan con i personaggi “carini” dei manga, degli anime e dei media e materiali correlati nel Giappone contemporaneo. Mentre gran parte del pubblico giapponese considera strane e perverse le forme di amore per i personaggi associate agli “otaku”, il governo giapponese ha cercato di incorporare la cultura “otaku” nel suo marchio di “Cool Japan”.

In Otaku and the Struggle for Imagination in Japan, Patrick W. Galbraith esplora i significati contrastanti della cultura “otaku” e il suo significato per la cultura popolare giapponese, la mascolinità e la nazione.

Tracciando la storia dei personaggi “otaku” e “cute girl” dalle loro origini negli anni Settanta fino al suo recente lavoro sul campo ad Akihabara, Tokyo (“la Terra Santa degli Otaku”), Galbraith sostiene che il discorso che circonda gli “otaku” rivela tensioni intorno a nozioni contestate di genere, sessualità e modi di immaginare la nazione che si estendono ben oltre il Giappone. Allo stesso tempo, nelle loro relazioni con i personaggi e tra di loro, gli “otaku” immaginano e creano mondi sociali alternativi.