Punteggio:
Il recensore esprime disappunto per l'inclusione nel libro di discussioni sul cambiamento climatico, ritenendo che distragga dall'argomento principale del trattamento della malattia mentale. Sottolinea le proprie convinzioni personali sulle questioni climatiche, sostenendo che la prospettiva del libro è fuori luogo e irrilevante per la discussione.
Vantaggi:L'ambientazione a Weyburn e l'inizio della narrazione sembrano interessanti e coinvolgenti.
Svantaggi:Il libro parla del cambiamento climatico in un modo che il recensore ritiene irrilevante per il tema della malattia mentale, provocando frustrazione e la convinzione che la narrazione si allontani dall'argomento principale.
(basato su 3 recensioni dei lettori)
Managing Madness: Weyburn Mental Hospital and the Transformation of Psychiatric Care in Canada
Il Saskatchewan Mental Hospital di Weyburn ha svolto un ruolo significativo nella storia dei servizi psichiatrici, della ricerca sulla salute mentale e dell'assistenza alla comunità.
La sua storia offre una finestra sulla natura mutevole dei servizi di salute mentale nel corso del XX secolo. Costruito nel 1921, il Saskatchewan Mental Hospital era considerato l'ultimo manicomio del Nord America e la più grande struttura di questo tipo nel Commonwealth britannico.
Un decennio dopo, il Comitato canadese per l'igiene mentale lo citò come una delle peggiori strutture del Paese, soprattutto a causa dell'estremo sovraffollamento. Negli anni '50 l'ospedale psichiatrico di Saskatchewan attirò nuovamente l'attenzione internazionale per il suo impegno in interventi terapeutici controversi, tra cui l'uso di LSD. Negli anni Sessanta, nella provincia si sono affermate riforme sanitarie radicali e gli istituti di salute mentale hanno subito cambiamenti radicali con il trasferimento dei pazienti nelle comunità.
Con la riduzione della popolazione dei pazienti e del personale, l'edificio, un tempo sontuoso, cadde in rovina, i vasti terreni agricoli del manicomio furono abbandonati e i servizi di salute mentale si inserirono in una complicata rete di servizi sociali e correzionali. Il libro “Managing Madness” di Erika Dyck esamina un'istituzione che ha ospitato persone che facciamo fatica a capire, aiutare o anche solo cercare di cambiare.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)