Filosofia e teologia nel Medioevo

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Titolo originale:

Philosophy and Theology in the Middle Ages

Contenuto del libro:

Nel mondo antico essere filosofo era un'alternativa pratica all'essere cristiano. I sistemi filosofici offrivano codici intellettuali, pratici e morali per la vita.

Nel Medioevo, tuttavia, la filosofia era stata ampiamente, anche se in modo incoerente, incorporata nella fede cristiana. Dalla fine dell'Impero romano fino alla Riforma e al Rinascimento del XVI secolo, i teologi cristiani ebbero il monopolio virtuale dell'istruzione superiore. La complessa interazione tra teologia e filosofia, che fu il risultato degli sforzi dei leader e dei pensatori cristiani di assimilare le idee più sofisticate della scienza e dell'apprendimento secolare nel proprio sistema di pensiero, è l'oggetto di questo libro.

Agostino, in quanto autore più letto nel Medioevo, è il punto di partenza. Il dottor Evans discute poi le fonti classiche in generale, alle quali lo studioso medievale avrebbe avuto accesso quando voleva studiare la filosofia e le sue implicazioni teologiche.

La Parte I si conclude con un'analisi dei problemi di logica, linguaggio e retorica. Nella Parte II la sequenza di argomenti - Dio, cosmo, uomo - segue lo schema della summa, o enciclopedia sistematica di teologia, che si sviluppò a partire dal XII secolo come quadro di riferimento per i libri di testo. Dio esiste? Com'è fatto? Cosa sono gli esseri umani? C'è uno scopo nella loro vita?

Sono le grandi domande della filosofia e della religione e le questioni a cui si rivolgeva il teologo medievale. Dalla "semplicità divina" all'etica e alla politica, questo libro è una vivace introduzione ai dibattiti e alle idee del Medioevo.