Fare soldi nell'Alto Medioevo

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Titolo originale:

Making Money in the Early Middle Ages

Contenuto del libro:

Un esame della moneta coniata e del suo significato per i governanti, gli aristocratici e i contadini dell'Europa altomedievale.

Tra la fine dell'Impero romano nel V secolo e le trasformazioni economiche del XII, la moneta coniata in Europa occidentale era scarsa e di valore elevato, difficile da usare per la maggior parte della popolazione. Eppure, come dimostra Rory Naismith in questo illuminante studio, la moneta coniata veniva prodotta e utilizzata in tutta l'Europa altomedievale. Si trattava, sostiene l'autore, di un potente strumento per articolare il posto delle persone nelle strutture economiche e sociali e di un importante indicatore dei livelli di complessità economica. Partendo dalla premessa che l'uso della moneta coniata aveva un significato speciale quando ce n'era meno in circolazione, Naismith utilizza casi di studio dettagliati provenienti dal Mediterraneo e dall'Europa settentrionale per proporre una nuova lettura della moneta altomedievale come punto di contatto tra storia economica, sociale e istituzionale.

Naismith esamina le questioni strutturali, tra cui l'estrazione e la circolazione del metallo e l'uso di lingotti e altre merci come moneta, e poi offre un resoconto cronologico dello sviluppo monetario, discutendo il periodo post-romano della monetazione aurea, l'ascesa del penny d'argento nel VII secolo e la riconfigurazione del potere delle élite in relazione alla moneta nel X e XI secolo. In questo modo, l'autore contrasta la visione convenzionale della moneta altomedievale come dominio esclusivo dei donatori d'élite e degli intrepidi commercianti a lunga distanza. Anche quando le monete in circolazione erano poche, sostiene Naismith, i modi in cui venivano usate - per fare regali, pagare affitti, spendere nei mercati - hanno molto da dirci.