Era sempre buio: Sophia Burthen e l'eredità della schiavitù in Canada

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Titolo originale:

It Was Dark There All the Time: Sophia Burthen and the Legacy of Slavery in Canada

Contenuto del libro:

I miei genitori erano schiavi nello Stato di New York. I generi del mio padrone... entrarono nel giardino dove io e mia sorella stavamo giocando tra i cespugli di ribes, ci legarono i fazzoletti sulla bocca, ci portarono su una nave, ci misero nella stiva e risalirono il fiume. Non so quanto lontano e quanto a lungo: era sempre buio".

Il racconto di Sophia Burthen del suo arrivo come schiava in quello che oggi è il Canada, alla fine del XVIII secolo, è stato registrato da Benjamin Drew nel 1855. In It Was Dark There All the Time, lo scrittore e curatore Andrew Hunter si basa sulla testimonianza dell'intervista di Drew per ricostruire la vita di Burthen, facendo i conti con l'eredità della bianchezza e del colonialismo nella registrazione della sua storia. In questo modo, Hunter dimostra il ruolo che la tratta degli schiavi ha avuto nel Canada pre-Confederazione e il suo impatto continuo sulla società canadese contemporanea.

Scritto in modo evocativo con osservazioni acute e incisive e illustrato con immagini d'archivio e opere d'arte contemporanea, It Was Dark There All the Time offre una necessaria correzione alla percezione prevalente del Canada come luogo non contaminato dalla schiavitù e dalla sua eredità.