Effetti postumi / immagini postume: Trauma e trasformazione estetica nel museo virtuale femminista

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Titolo originale:

After-affects / after-images: Trauma and aesthetic transformation in the virtual feminist museum

Contenuto del libro:

Gli artisti viaggiano lontano o verso il trauma? Il trauma è criptato o inscritto nell'arte? Oppure le pratiche estetiche (immagini postume) possono trasformare i traumi, personali o storici? Possono farlo in un modo che non implichi la cura o la risoluzione delle tracce (postumi) del trauma? In che modo gli artisti stessi elaborano queste tracce come partecipanti e sensori dei nostri mondi vitali e delle nostre storie, e in che modo lo spettatore, che arriva in ritardo o da altrove, incontra le opere che portano queste tracce o cerca forme attraverso le quali toccarle e trasformarle?

Queste sono alcune delle domande poste da Griselda Pollock, importante storica dell'arte e analista culturale femminista, nella sua ultima installazione del museo virtuale femminista. In un'attenta lettura di casi studio, incontriamo opere di Gian Lorenzo Bernini, Ana Mendieta, Louise Bourgeois, Alina Szapocznikow, Anna Maria Maiolino, Vera Frenkel, Sarah Kofman e Chantal Akerman per esplorare il trauma e il lutto, la malattia mortale, l'esperienza dell'Olocausto di prima e seconda generazione, la migrazione, l'esilio e l'incontro con l'orrore e l'atrocità politica.

Offrendo un contributo specificamente femminista agli studi sul trauma e un contributo psicoanalitico femminista allo studio dell'arte contemporanea, questo volume prosegue le innovazioni concettuali che hanno contraddistinto l'esplorazione di Pollock degli interventi femministi nelle storie dell'arte.