Punteggio:
Il libro “Understanding International Systems” di Robert Jervis offre un quadro di riferimento per comprendere le interazioni e le relazioni tra gli Stati nazionali all'interno di un sistema internazionale. Sottolinea che il comportamento delle singole nazioni influisce sull'intero sistema e sottolinea l'importanza di considerare le implicazioni più ampie delle decisioni di politica estera. Sebbene il libro contenga spunti preziosi sulla complessità della globalizzazione e delle relazioni internazionali, alcuni lettori hanno trovato lo stile di scrittura denso e prolisso, che lo rende una lettura impegnativa. L'autore non affronta l'impatto degli attori non statali o della globalizzazione in modo così esplicito come si potrebbe sperare.
Vantaggi:⬤ Fornisce un quadro chiaro per la comprensione delle relazioni internazionali.
⬤ Evidenzia l'interdipendenza delle nazioni e gli effetti sistemici delle politiche.
⬤ Offre preziosi esempi storici per illustrare concetti complessi.
⬤ Consigliato a storici e strateghi che cercano di comprendere le interazioni politiche e sociali.
⬤ Lo stile di scrittura è spesso prolisso e noioso.
⬤ Alcuni lettori desiderano più esempi e meno discussioni teoriche.
⬤ Il libro non affronta adeguatamente gli attori non statali e le implicazioni della globalizzazione.
⬤ Potrebbe non fornire indicazioni predittive sulle azioni future all'interno del sistema internazionale.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
System Effects: Complexity in Political and Social Life
Sulla base di oltre tre decenni di osservazioni, Robert Jervis conclude in questo libro provocatorio che le fondamenta stesse di molte teorie delle scienze sociali - soprattutto quelle delle scienze politiche - sono difettose. Prendendo spunto dalla teoria della complessità, l'autore osserva che viviamo in un mondo in cui le cose sono interconnesse, in cui le conseguenze indesiderate delle nostre azioni sono inevitabili e imprevedibili e in cui l'effetto totale del comportamento non è uguale alla somma delle azioni individuali.
Jervis prende spunto da un'ampia gamma di attività umane per illustrare la natura di questi effetti di sistema. Mostra come l'aumento della sicurezza negli aeroporti possa in realtà costare vite umane, non salvarle, e come la rimozione di alberi morti (apparentemente per dare più spazio agli alberi vivi) possa danneggiare la salute di un'intera foresta. Allo stesso modo, mette in evidenza l'interconnessione del mondo politico descrivendo come si è svolta la Guerra Fredda e narrando la serie di eventi - con le loro conseguenze non intenzionali - che hanno portato alla Prima Guerra Mondiale.
Le ramificazioni dello sviluppo di una comprensione rigorosa della politica sono immense, come Jervis dimostra nella sua critica alle attuali teorie sistemiche della politica internazionale, in particolare all'influente lavoro svolto da Kenneth Waltz. Jervis esamina poi vari tipi di feedback negativi e positivi, la contrattazione in diversi tipi di relazioni e gli effetti polarizzanti degli allineamenti per iniziare a costruire le basi di una teoria della politica internazionale più realistica e più ricca di sfumature.
System Effects si conclude esaminando cosa significa agire in un sistema. Mostra come gli attori politici possano modificare il loro comportamento in previsione degli effetti del sistema ed esplora come le teorie sistemiche del comportamento politico possano spiegare il ruolo dell'anticipazione e della strategia nell'azione politica.
Quest'opera introduce nuovi e potenti concetti che premieranno non solo i teorici delle relazioni internazionali, ma anche tutti gli scienziati sociali interessati alla politica comparata e alla teoria politica.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)