Douglass: L'autobiografia perduta

Titolo originale:

Douglass: The Lost Autobiography

Contenuto del libro:

(Nota dell'editore: l'autore non è riuscito a piegare i miei panni nel modo corretto, quindi sto facendo uscire il gatto dal sacco: queste non sono vere e proprie biografie. Sono più vicine a mappe dell'ego dell'autore che a testi sugli omonimi che adornano le loro copertine.

Quindi, se volete leggere di Freud, Douglass o Hitler, vi suggerisco di farlo altrove. ) Frederick Douglass è una delle figure più straordinarie della storia americana, che ha superato i mali della schiavitù e della costruzione razziale con la forza di volontà e la grinta. Fervente abolizionista, oratore di talento, editore e autore sagace, divenne uno dei riformatori sociali più schietti e influenti del suo tempo. Nel corso della sua vita pubblicò tre autobiografie che raccontano la sua lotta dall'infanzia all'età adulta, da schiavo a uomo libero, dall'ignoranza alla conoscenza del potere.

Eppure la narrazione completa della vita di Frederick Douglass, contrariamente a quanto si crede, è stata incompleta... fino ad oggi.

Recentemente recuperata da uno scavo archeologico in Irlanda, dove Douglass tenne numerose conferenze negli anni Quaranta del XIX secolo, questa autobiografia finora "perduta" segna la quarta e ultima opera nella biblioteca della sua autostima. Riunendo le questioni in sospeso nelle tre precedenti autobiografie e svelando segreti notevoli e spesso inquietanti sulla sua vita privata, Douglass si ritrae non solo come un uomo di parole e di carattere, ma anche come una sorta di hipster anacronistico e proto-beatnik.

C'è un motivo per cui questo volume non è mai stato pubblicato durante la sua vita. Un motivo e un metodo.