Domare il campo selvaggio: Colonizzazione e impero nella steppa russa

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Domare il campo selvaggio: Colonizzazione e impero nella steppa russa (Willard Sunderland)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Taming the Wild Field” di Willard Sunderland esplora la trasformazione della Russia attraverso la lente della steppa russa, offrendo un'analisi sfumata che distingue tra imperialismo e colonialismo. Il libro è apprezzato per l'originalità, la profondità della ricerca e lo stile di scrittura coinvolgente, che lo rendono un contributo significativo alla comprensione della storia russa.

Vantaggi:

Analisi originale e provocatoria, distinzione chiara tra imperialismo e colonialismo, approfondimenti ricchi e basati su ricerche approfondite, stile di scrittura elegante e discussioni preziose sulle trasformazioni storiche.

Svantaggi:

Alcuni lettori esprimono curiosità per i dettagli specifici riguardanti l'insediamento di diversi gruppi etnici e le implicazioni del processo di colonizzazione, che a loro avviso non sono stati sufficientemente affrontati.

(basato su 3 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Taming the Wild Field: Colonization and Empire on the Russian Steppe

Contenuto del libro:

Estesa dagli affluenti del Danubio agli Urali e dalle foreste russe ai mari Nero e Caspio, la vasta steppa europea ha svolto per secoli ruoli molto diversi nell'immaginario russo.

Per i Gran Principi di Kiev e di Moscovia era il campo selvaggio, una regione abitata da popoli nomadi turco-mongoli che minacciavano ripetutamente i fragili insediamenti slavi a nord. Per gli imperatori e le imperatrici della Russia imperiale, era una terra di sconfinate promesse economiche e un indicatore di prodezza culturale nazionale.

A metà del XIX secolo la steppa, un tempo così estranea e minacciosa, era emersa come un simbolo essenziale, anche se complicato, della Russia stessa. Attraversando mille anni di storia della regione, Willard Sunderland racconta il complesso processo di espansione e colonizzazione russa, sottolineando il modo in cui l'insediamento esterno ha creato la steppa come regione dell'impero ed è stato esso stesso in costante cambiamento. La storia è popolata da una variopinta schiera di amministratori, avventurieri cosacchi, missionari ortodossi, geografi, imprenditori stranieri, contadini e (alla fine del XIX secolo) turisti e ambientalisti.

L'approccio di Sunderland alla storia è sempre di tipo comparativo e i suoi confronti tra la steppa e il caso nordamericano sono particolarmente significativi. Taming the Wild Field esprime in modo eloquente la preoccupazione per il destino delle grandi praterie del mondo, e il libro si conclude all'inizio del XX secolo con l'avvio di un movimento di conservazione in Russia da parte di coloro che si scandalizzano per l'alto costo ambientale dell'espansione.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780801473470
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2006
Numero di pagine:264

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)