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Il libro “Dolce furto”, curato da J.D. McClatchy, ha ricevuto recensioni contrastanti. Mentre alcuni lettori lo trovano divertente e un buon compagno per una lettura leggera, altri lo criticano per la mancanza di profondità e coerenza. La natura personale di un libro di luoghi comuni ha reso difficile rivolgersi a un pubblico più ampio, portando a diversi livelli di soddisfazione tra i lettori.
Vantaggi:Contiene voci brevi e spiritose che sono piacevoli e possono fornire risate e ispirazione. Alcuni lettori ne apprezzano il fascino e lo trovano un buon libro di compagnia. È divertente da leggere e può essere preso e messo giù facilmente.
Svantaggi:Molte voci mancano di originalità e di profondità, e alcune sono considerate banali o insignificanti. L'assenza di separazioni per argomenti o di un indice rende difficile la navigazione. I lettori hanno espresso disappunto per la selezione delle citazioni e ritengono che non offra abbastanza gemme da giustificarne la pubblicazione.
(basato su 11 recensioni dei lettori)
Sweet Theft: A Poet's Commonplace Book
Secoli fa, quando i libri erano rari, chi li possedeva li prestava agli amici, che a loro volta ricopiavano i passaggi che gli piacevano particolarmente prima di restituire il prezioso libro al suo proprietario. Queste antologie vennero chiamate Commonplace Books e anche scrittori moderni diversi tra loro, come W. H. Auden e Alec Guinness, li hanno conservati, annotando frasi o passaggi che li colpivano per la loro saggezza, arguzia o stravaganza. Il risultato è tanto l'autoritratto di una sensibilità quanto una raccolta di delizie varie. Il famoso poeta J. D. McClatchy ha tenuto un libro del genere per tre decenni. Questa selezione offre uno sguardo unico su quali fatti strani, quali svolte della mente o della frase, quali gloriose prodezze del linguaggio e della natura possono attirare l'attenzione di un poeta.
I grandi e gli oscuri sono riuniti intorno allo stesso tavolo e si scambiano opinioni notevoli. Henry James parla di Venezia: "I deposti, gli sconfitti, i disincantati, i feriti, o anche solo gli annoiati, sembravano trovare lì qualcosa che nessun altro luogo poteva dare". All'altro capo del tavolo, Groucho Marx gioca a fare il critico teatrale: "La commedia non mi è piaciuta, ma poi l'ho vista in circostanze avverse: il sipario era alzato". Nietzsche e Flaubert, Dizzy Gillespie e Marianne Moore: decine di aforismi e aneddoti inaspettati e senza tempo che colpiscono e provocano. Sono incluse anche molte osservazioni dello stesso McClatchy sull'arte e la bravura della scrittura.
Questo è un libro da sorseggiare, non da trangugiare, da leggere con calma e da meditare a lungo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)