Disimparare la guerra del Giappone nell'Asia-Pacifico

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Titolo originale:

Defamiliarizing Japan's Asia-Pacific War

Contenuto del libro:

Questa ampia raccolta cerca di rivalutare la comprensione convenzionale della guerra in Asia-Pacifico del Giappone, defamiliarizzando ed espandendo la narrazione retorica. I nove capitoli, diversi per tema e metodo, sono uniti dall'obiettivo di recuperare una storicità misurata del conflitto, introducendo nuove aree di conoscenza o reinterpretando quelle esistenti. Nel complesso, essi mettono in dubbio la guerra come familiare e riconoscibile, costringendo i lettori a guardarla con occhi nuovi.

Dopo un'introduzione che problematizza le narrazioni di un "Giappone unificato" e della sua "guerra illegale" o "guerra di razza", i primi capitoli sulla distruzione dei documenti diplomatici giapponesi e sull'interesse del governo per una politica di assistenza sanitaria egualitaria prima, durante e dopo la guerra ci obbligano a mettere in discussione le storie selettive e i giudizi morali sul Giappone del periodo bellico. La discussione si sposta poi sulla produzione artistica/culturale e sull'autodeterminazione, in particolare sugli artisti di rakugo di Osaka che usavano la commedia per contrastare l'oppressione dello Stato e sul ruolo delle donne nella creazione di pacchetti di assistenza per i soldati all'estero. Altri capitoli mettono in dubbio stereotipi ormai consolidati (la mancanza di pragmatismo del Giappone nelle relazioni diplomatiche con le nazioni neutrali e la sua leadership militare irrazionale e fatalista) ed esaminano la resistenza alla guerra di un importante intellettuale cristiano giapponese. Il volume si conclude con due risposte sfumate sul tema della razza nel Giappone del periodo bellico: una sostiene l'importanza delle categorie razziali pur riconoscendo la "performance della giapponesità", l'altra osserva che le comunità spesso riflettevano le politiche ufficiali del governo attraverso la nazionalità piuttosto che la razza. Risultati contrastanti come questi sottolineano la necessità di porre nuove domande e colmare vecchie lacune nella comprensione di un evento storico che, dopo più di settant'anni, rimane provocatorio e divisivo come sempre.

Defamiliarizing Japan's Asia-Pacific War troverà un pubblico pronto tra gli storici della Seconda guerra mondiale e tra gli specialisti di guerra e società, di storia sociale e dei crescenti campi della cultura materiale e della storia civica.