Desiderio e narrativa domestica: Una storia politica del romanzo

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Titolo originale:

Desire and Domestic Fiction: A Political History of the Novel

Contenuto del libro:

Desire and Domestic Fiction sostiene che, lungi dall'essere rimossi dagli eventi storici, i romanzi degli scrittori da Richardson a Woolf sono stati essi stessi agenti dell'ascesa della classe media.

Attingendo a testi che spaziano dai libri di condotta femminile del XVIII secolo e dalla teoria dei contratti alle moderne casistiche psicoanalitiche e alle teorie della lettura, Armstrong dimostra che l'emergere di una particolare forma di soggettività femminile in grado di regnare sulla casa ha spianato la strada alla creazione di istituzioni che oggi sono accettate come centri di potere politico. Né soggetti passivi né ribelli in lotta, le donne della classe media che furono autrici e soggetti della principale tradizione narrativa britannica furono tra i forgiatori di una nuova forma di potere che operò nella loro scrittura e attraverso di essa per sostituire le nozioni prevalenti di "identità" con una soggettività determinata dal genere.

Esaminando le opere di romanzieri come Samuel Richardson, Jane Austen e i Bront, l'autrice rivela il modo in cui questi autori riscrivono le pratiche domestiche e le relazioni sessuali del passato per creare il contesto storico attraverso il quale il potere istituzionale moderno sembrerebbe non solo naturale ma anche umano, e quindi da desiderare.