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Desideria di Nicole Kornher-Stace è un romanzo unico e suggestivo, ambientato in una città europea di provincia, che mescola elementi di fantasia, orrore e mistero e segue il viaggio di una ragazza di nome Ange che attraversa un manicomio mentre ricostruisce la sua identità di attrice. La storia intreccia una narrazione complessa con una struttura onirica e stratificata che inizialmente può sfidare i lettori, ma che alla fine offre un'esperienza soddisfacente a chi persevera.
Vantaggi:⬤ Storia unica e intrigante che mescola i generi (fantasy, horror, mistero).
⬤ Forte sviluppo dei personaggi con profondità e realismo.
⬤ Stile di scrittura lirico e atmosferico che attira i lettori.
⬤ Temi coinvolgenti e stimolanti, tra cui l'identità e la follia.
⬤ Narrazione strutturata in modo innovativo con una storia nella storia.
⬤ Linguaggio eccessivamente fiorito che può scoraggiare alcuni lettori.
⬤ Ritmo lento, soprattutto nella prima metà del libro, che può rendere difficile l'approccio.
⬤ Alcuni cliché nella narrazione.
⬤ Problemi di ritmo con la struttura che può portare a sezioni disarticolate, in particolare tra le scene del manicomio e l'opera teatrale “Desideria”.
(basato su 5 recensioni dei lettori)
Quando Ange St Loup viene portata priva di sensi al manicomio dell'Amaranth, è vestita in modo stravagante, ricoperta di bruciature dell'edificio che ha bruciato e di lividi per essersi buttata da una delle finestre, e la sua bocca è cucita.
Ed è tutto ciò che sa. Anche se la memoria le ritorna e comincia a ricomporre il puzzle della sua vita di attrice nel teatro Lady Minerva, ogni risposta non fa altro che sollevare altre domande, al centro delle quali rimangono quelle per le quali non ha risposte.
Risposte che potrebbero spiegare cosa ci faceva in un vicolo, di notte, fuori da un edificio in fiamme, con il volto mutilato e la mente a pezzi. Quale versione della storia è la verità? È quella di Ange, nonostante l'amnesia che le restituisce il passato solo per frammenti? È quella dei guardiani del manicomio, che dipingono Ange come un'assassina, o quella della priora, che la dipinge come una pazza? È quella che ritorna ad Ange frammentariamente, nel corso del tempo, diventando sempre più sinistra man mano che si avvicina al completamento? Oppure la verità è qualcosa di più complesso, più pericoloso, di qualsiasi cosa Ange possa comprendere?
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)