Degustare la differenza: Cibo, razza e incontri culturali nella prima letteratura moderna

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Titolo originale:

Tasting Difference: Food, Race, and Cultural Encounters in Early Modern Literature

Contenuto del libro:

Tasting Difference esamina i discorsi della prima età moderna sulla differenza razziale, culturale e religiosa emersi in seguito al contatto con popoli e cibi stranieri provenienti da tutto il mondo. Gitanjali Shahani reimmagina la zona di contatto tra l'Europa occidentale e il Sud globale in termini culinari, enfatizzando l'intestino piuttosto che lo sguardo negli incontri coloniali.

Dai manuali domestici che istruivano le casalinghe inglesi su come utilizzare i prodotti alimentari appena importati all'aria speziata e indiana di Sogno di una notte di mezza estate, dalla riproposizione di Otello come venditore di caffè nelle ballate della prima età moderna alla rappresentazione del disgusto nelle narrazioni di viaggio, Shahani mostra come i generi della prima età moderna abbiano negoziato il fascino e il pericolo dei sapori stranieri.

Ribaltando massime come Siamo ciò che mangiamo, Shahani si chiede come abbiamo fatto noi (i soggetti colonizzati) a diventare ciò che voi (i soggetti colonizzatori) mangiate? Come siamo diventati alternativamente oggetto di paura e di appetito, di disgusto e di desiderio? Shahani ci riporta indietro di diversi secoli al processo attraverso il quale il cibo è stato inscritto con un carattere razziale e l'altro razziale è stato marchiato come commestibile, mostrando come la razzializzazione del cibo sia iniziata in un'epoca ben precedente al chicken tikka masala e alla cucina balti. Mettendo in dialogo i paradigmi critici dei primi studi moderni, degli studi sul cibo e degli studi postcoloniali, l'autrice sostiene che è nella scrittura sul cibo e sul mangiare che vediamo una delle prime configurazioni della differenza razziale, vissuta sia come gusto diverso che come gusto della differenza.