Curanderos delle terre di confine: I mondi di Santa Teresa Urrea e Don Pedrito Jaramillo

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Titolo originale:

Borderlands Curanderos: The Worlds of Santa Teresa Urrea and Don Pedrito Jaramillo

Contenuto del libro:

Premio Americo Paredes 2022, Centro di studi messicano-americani del South Texas College.

Un'esplorazione storica dei mondi e delle pratiche di guarigione di due curanderos (guaritori di fede) che hanno attirato migliaia di persone, radunato le loro comunità e sfidato i poteri istituzionali.

Santa Teresa Urrea e Don Pedrito Jaramillo erano curanderos - guaritori di fede - che, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, lavoravano al di fuori del regno della "medicina professionale", apparentemente al di fuori della portata della Chiesa, dello Stato o degli operatori sanitari certificati, la cui professione era ancora agli inizi. Urrea curava messicani, indigeni e anglosassoni nel Messico nord-occidentale e nelle città del sud-ovest degli Stati Uniti, mentre Jaramillo conduceva la sua pratica di guarigione nella Rio Grande Valley del Texas meridionale, curando tejanos, messicani e indigeni. Jennifer Koshatka Seman ci porta all'interno dei mondi intimi di entrambi i "santi viventi", dimostrando come la loro efficace guarigione - il curanderismo - li abbia resi parte dei mondi più ampi di fine secolo in cui vivevano, attirando migliaia di seguaci, convalidando le pratiche popolari e contribuendo alla modernizzazione del mondo lungo il confine tra Stati Uniti e Messico.

Mentre guariva, Urrea parlava di un Messico in cui non si dovesse obbedire a leggi ingiuste o confessare i propri peccati ai preti cattolici. Jaramillo risanava e sfamava i Tejanos colpiti dalla siccità, quando lo Stato e la medicina moderna non riuscivano a soddisfare i loro bisogni. Poi, nel 1890, Urrea fu espulso dal Messico. Nel giro di un decennio, Jaramillo fu indagato come truffatore dall'Associazione medica americana e dalle Poste statunitensi. Borderlands Curanderos sostiene che non sono solo le istituzioni statali e professionali a costruire e mantenere comunità, nazioni e identità nazionali, ma anche quelle meno evidentemente potenti.