Cristianesimo etiope: Storia, teologia, pratica

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Titolo originale:

Ethiopian Christianity: History, Theology, Practice

Contenuto del libro:

In Ethiopian Christianity Philip Esler presenta una storia ricca e completa della fioritura del cristianesimo. Ma Esler è sempre attento a collocare questa crescita nel contesto della politica e della cultura dell'Etiopia. Così facendo, mette in luce la notevole unicità del cristianesimo in Etiopia.

Il cristianesimo etiope inizia con gli antichi resoconti dell'introduzione del cristianesimo in Etiopia da parte di San Frumenzio e del re Ezana all'inizio del 300 d.C.. Esler ripercorre la stretta coesistenza tra la Chiesa e la monarchia, una realtà che si è protratta fino alla morte di Hailé Selassié nel 1974. Questo rapporto permise all'imperatore di considerarsi il protettore del cristianesimo ortodosso. La posizione dell'imperatore, unita all'isolamento geografico dell'Etiopia, ha favorito una forma distinta di cristianesimo, caratterizzata dall'inestricabile intreccio tra ordinario e sacro e dal rifiuto della cristologia a due nature stabilita dal Concilio di Calcedonia.

Oltre alla narrazione storica, Esler esplora anche le tradizioni culturali dell'ortodossia etiope, descrivendone le pratiche intellettuali e letterarie, la teologia e la creatività nell'arte, nell'architettura e nella musica. Fornisce profili delle fiorenti denominazioni protestanti e del cattolicesimo romano. Prende inoltre in considerazione le sfide attuali che il cristianesimo etiope deve affrontare, in particolare le relazioni dell'ortodossia con le altre religioni del Paese, in particolare l'Islam e le chiese protestanti e cattoliche. Esler conclude con riflessioni ponderate sulla lunga presenza del cristianesimo in Etiopia e considerazioni di speranza per il suo futuro nella politica in rapido cambiamento del Paese, rivelando infine una forma singolare di fede che non si trova da nessun'altra parte.