Crime and Spy Jazz sullo schermo dal 1971: Storia e discografia

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Titolo originale:

Crime and Spy Jazz on Screen Since 1971: A History and Discography

Contenuto del libro:

Il tema di Peter Gunn di Henry Mancini. Il tema di Mission: Impossible di Lalo Schifrin.

Il tema di Isaac Hayes in Shaft. Queste melodie iconiche sono rimaste parte del panorama della cultura pop fin dal loro debutto, quando gli studi cinematografici e le case di produzione televisive utilizzavano interi ensemble orchestrali per fornire uno sfondo jazz alle avventure piene di suspense di agenti segreti, detective privati, poliziotti, spie e criminali amanti delle rapine. Centinaia di altri film e programmi televisivi realizzati dalla metà degli anni Cinquanta in poi sono stati animati da titoli e sottofondi altrettanto swinganti, molti dei quali sono (immeritatamente) svaniti nell'oblio.

Questo libro, meticolosamente studiato, inizia con le musiche di Hayes per Shaft e onora le carriere dei compositori di jazz tradizionale che - mentre gli anni Settanta lasciavano il posto agli anni Ottanta e oltre - hanno lottato con determinazione contro il pernicioso afflusso di sintetizzatori, colonne sonore da jukebox e il crescente disinteresse delle aziende per gli ensemble sontuosi. I fan frustrati dalla mancanza di attenzione verso i compositori di colonne sonore jazz - tra cui Mort Stevens, Laurie Johnson, Mike Post, Earle Hagen, David Shire, Elmer Bernstein e molti altri - troveranno conforto in queste pagine (insieme a tutte le informazioni necessarie per arricchire la propria biblioteca musicale).

Ma questa è solo metà della storia. Le origini della saga sono discusse nel volume che accompagna questo libro, Crime and Action Jazz on Screen: 1950-1970.