Credenze e morti nell'Inghilterra della Riforma

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Titolo originale:

Beliefs and the Dead in Reformation England

Contenuto del libro:

Questo è il primo studio completo su uno degli aspetti più importanti della Riforma in Inghilterra: il suo impatto sullo status dei morti. I riformatori protestanti insistevano con veemenza sul fatto che tra il paradiso e l'inferno non esistesse il "luogo di mezzo" del purgatorio, dove le anime dei defunti potessero essere assistite dalle preghiere di coloro che vivevano ancora sulla terra. Non si trattava di una proposta teologica remota, ma di una dottrina rivoluzionaria che influiva sulla vita di tutti gli inglesi del XVI secolo e sui modi in cui erano organizzate la Chiesa e la società.

Questo libro illumina gli atteggiamenti (a volte ambivalenti) verso i morti che si possono individuare nella cultura religiosa precedente alla Riforma e traccia (fino al 1630 circa) i progressi incerti della "riforma dei morti" tentata dalle autorità protestanti, che cercarono sia di eliminare i rituali tradizionali sia di fornire i sostituti accettabili in un mondo religioso sempre più frammentato. Fornisce inoltre indagini dettagliate sulla percezione protestante dell'aldilà, sui significati culturali dell'apparizione dei fantasmi e sui modelli di commemorazione e memoria che divennero caratteristici dell'Inghilterra post-riforma. L'insieme di questi argomenti costituisce un importante caso di studio sulla natura e sul ritmo della Riforma inglese come agente di trasformazione sociale e culturale.

Il libro parla direttamente alle preoccupazioni centrali dell'attuale studioso della Riforma, affrontando le questioni poste dagli storici "revisionisti" sulla vivacità e la resilienza della cultura religiosa tradizionale e dai "post-revisionisti" sulla penetrazione delle idee riformate. Marshall dimostra non solo che i morti possono essere considerati un "marcatore" significativo del cambiamento religioso e culturale, ma anche che la persistente preoccupazione per il loro status ha fatto molto per modellare l'aspetto distintivo della Riforma inglese nel suo complesso e per creare le sue peculiarità e i suoi impulsi contraddittori.